Scramble! Scramble! Scramble! [scen 002, Patton vs Roccia, Allied]

Sabato 17 – Domenica 18 gennaio 1942


Finalmente un buon colpo da parte di un mio sub. Il giorno 18 l’S-35 colpisce con un siluro la petroliera Toho Maru. Probabilmente la petroliera faceva (anzi fa, visto che non è affondata) parte di una forza d’invasione diretta verso Lae o Buna. Questa tesi è confermata da un attacco aereo portato da aerei imbarcati nipponici provenienti proprio dal Mar e diretti contro un mercantile ancorato a Port Moresby. Il mercantile è affondato e più tardi un altro attacco aereo è stato portato direttamente contro PM.

Manco a dirlo la partita è stata pareggiata da un sottomarino giapponese classe RO, che silura e affonda una mia piccola petroliera al largo di Suva.

A terra, invece, non c’è storia. Sempre il 18 avviene un primo shock attack contro Singapore. Le mie perdite sono molto pesanti e la fort scende a 2.

Anche in Cina arrivano dei rovesci. Chengchow cade in mano alle truppe del Sol Levante. Devo dire che la Cina è sempre uno scacchiere che trascuro in modo piuttosto marcato. Forse dovrei dedicarci un po’ più di forze.

 

Leggendo qua e la mi pare che roccia sia avversario tosto, ma da jappo che ha preso batoste memorabili in Cina posso dirti che se osi puoi fare molti, davvero molti danni.

 

Si devo dire che in Cina si muove bene. A me come scacchiere non piace per niente e mi annoio terribilmente, però mi sa che devo darmi da fare davvero.

 

Lunedi, 19 gennaio 1942


I sottomarini nipponici mietono le loro vittime anche nella giornata odierna. Il grosso piroscafo President Fillmore viene silurato al largo di Suva. Per fortuna era vuoto e stava rientrando a San Francisco. La nave è molto danneggiata ed ora sta cercando di rientrare a Pago-Pago, per le prime riparazioni.

A sud-ovest di Port Moresby, invece, l’AVP Arend viene silurata ed affondata dal sub I-15.

A nord-est di Sidney, l’AM Whyalla, a caccia di sub nemici, viene silurata ed affondata dal sub I-22.



A Clark Field un assalto nipponico viene respinto. Le perdite nemiche sono impressionanti: 8'762 tra morti e feriti (214 Squads combattenti distrutte in modo permanente).



A Sinyang si arrende la guarnigione cinese. Sono oltre 3'000 i prigionieri.


A Kota Bharu, invece, lancio all’assalto le mie truppe, per scacciare i (pochi) soldati nipponici che mi tengono in scacco. Si tratta della 16th Naval Guard Unit, che viene facilmente messa in rotta.



Le numerosi navi nipponiche avvistate ieri nel Mar delle Salomone sono arrivate al largo di Lae. Gli sbarchi nipponici sono iniziati. Avendo evacuato già da tempo tutta la zona, le mie basi sono completamente sguarnite.

 

Io sono al 16 gennaio 1942, qualche giorno indietro rispetto a te.
Puoi postare uno screen dell'avanzata giapponese nei vari teatri di guerra?

 

Si al prossimo turno lo faccio. Questo mi sono dimenticato, sorry.

 

Martedì, 20 gennaio 1942


Finalmente uno dei sub nipponici viene scovato. E’ successo davanti a Sidney. Sembrerebbe che l’I-6 sia stato bersagliato con efficacia da numerose bombe di profondità. Anche l’I-22 viene avvistato e bersagliato con bombe di profondità.

L’I-1, invece, silura ed affonda l’AK Virginian davanti a Vancouver Island. L’I-3 attacca uno dei miei cacciatorpediniere in missione ASW, ma lo manca. A sua volta è però oggetto di attacchi con bombe da parte del caccia (si tratta del Brooks). Qualche danno dovrebbe essere stato inflitto.



In Malesia cade Kuantan, ormai isolata da diversi giorni. Coloro che riescono a sfuggire alla cattura cercano di raggiungere Kota Bharu.

Ma la grande tragedia era ormai nell’aria. Singapore si arrende alle truppe imperiali nipponiche. Un po’ di truppe ero riuscito ad evacuarle per fortuna. I prigionieri sono circa 25'000.

Ora si passa alla fase delle DEI, già iniziata a Palembang, comunque.

 

Mercoledì 21 – Venerdì, 23 gennaio 1942

La petroliera Pecos viene colpita da un sottomarino nipponico al largo di Horn Island (Australia). E’ l’ennesima vittima degli attivissimi sottomarini imperiali. La nave non p ancora affondata ma è davvero ridotta male. Invece di tentare di farla arrivare a Sidney, la dirotto su Port Moresby, per cercare di recuperare qualche tonnellata di fuel, che può sempre far comodo.

I giapponesi hanno dato il via alle operazioni di sbarco a Tarakan. Le difese costiere si fanno sentire, danneggiando diversi piroscafi, ma non riescono ad impedire al nemico di sbarcare in forze.

Un primo tentativo di occupare la cittadina viene comunque respinto il giorno 22.

 

Sabato, 24 gennaio 1942

Una squadriglia di motosiluranti si scontra durante la notte con una squadra di superficie nipponica, al largo di Merak, sull’isola di Java. Nonostante il coraggio le mie piccole unità hanno la peggio e due di esse vengono affondate.

Mi sa tanto che questa puntata della marina nipponica è il preludio di uno sbarco a Java.

In Cina sto prendendo delle sonore batoste. E’ proprio giunto il momento di rimboccarmi le maniche e dare qualche direttiva alle mie truppe, prima che vengano spazzate via una dopo l’altra.

Loyang e Nanyang sono assediate e, nonostante la forte presenza di truppe, sembrano dover cadere da un giorno all’altro.

 

Domenica, 25 gennaio 1942


Le difese di Clark Field, a Luzon, vengono ridotte ad 1, dopo un attacco portato dalle truppe imperiali nipponiche. Oltre 50'000 soldatini dell’Imperatore si lanciano contro poco più di 13'500 soldati americani e filippini, che infliggono comunque pesanti perdite agli attaccanti.

Anche Malaybalay cade in mano nemica. Con questa ennesima sconfitta, l’intera isola di Mindanao è ora in mano nemica.

In Cina, a Loyang, un assalto nipponico viene respinto, con pesanti perdite da entrambe le parti (oltre 5'000 uomini feriti o uccisi). La guarnigione resiste bene.

Tarakan, nel Borneo, cade invece in mano nipponica. D’altronde non mi aspettavo nessun altro esito.

Con mia grande sorpresa la marina giapponese si fa vedere, per la prima volta, nei mari del sud. Otto Val, scortati da 16 Zero, attaccano un paio di mercantili a Nadi, danneggiandoli gravemente, nonostante la guardia di una dozzina di miei caccia. Un secondo attacco, portato da 13 Val, scortati da 13 Zero, non porta altri risultati.

I miei piloti segnalano due distinte TF. Una composta da 1 CA e 3 CL e l’altra, decisamente più importante, comprendente 1 CVL, 2 BB, 1 CA e 5 CL. Ovviamente sono molto prudente in merito alle segnalazioni riportate dai miei ricognitori. La rotta delle navi nemiche è sud-ovest e, attualmente, si trovano tra le Fiji e la Nuova Caledonia. Non ritengo plausibile che Roccia abbia inviato fin qui una squadra navale protetta solamente da una CVL, perciò prenderei per buona l’idea che vi siano almeno altre 2 CV. Lo scopo della missione non lo immagino, non avendo segnalazioni di piroscafi. Potrebbe essere una semplice azione di disturbo contro il mio traffico navale, oppure anche di un’operazione anfibia vera e propria.

Per combinazione le mie quattro portaerei (Enterprise, Yorktown, Lexington e Saratoga) sono ad un paio di giorni di distanza, provenienti da Pearl Harbor. Ho dato loro ordine di dirigere verso Suva, lasciando indietro le petroliere.

Lunedi, 26 gennaio 1942

La Kido Butai (o quello che era) si è volatilizzata. Dalle parti di Suva non viene più segnalato nulla. Solo un sottomarino nemico si fa vivo, colpendo con un paio di siluri un piroscafo scarico.

Martedì, 27 gennaio 1942

Cina

A Nanyang e Loyang si combatte, casa per casa, ormai da tre giorni. Gli scontri sono feroci e le perdite altissime da una parte all’altra. Per ora le due città resistono agli assalti giapponesi, ma non so per quanto ce la faranno ancora le rispettive guarnigioni.

SW Pac

Le portaerei nipponiche si rifanno vive nei pressi dell’isola di Lord Howe, tra Australia e Nuova Zelanda. Dapprima i loro aerei affondano un paio di piroscafi che stavano rientrando verso l’Australia e poi affondano altri due piroscafi che stavano scaricando rifornimenti a Noumea.

Le mie portaerei continuano la loro navigazione verso est. Al momento si trovano tra Pago-Pago e Suva, ma molto più a sud degli arcipelaghi.

Intanto la 4. Brigata di cavalleria australiana è giunta a Port Moresby con un convoglio pesantemente scortato da 2 CL e 4 DD.

Potrebbe anche darsi che, a questo punto, le portaerei nipponiche decidano di puntare verso Port Moresby, per attaccare il mio convoglio prima che finisca di scaricare o, per lo meno, mentre si trova sulla via del ritorno.

Mercoledi, 28 gennaio 1942

Le due TF nemiche si sono spostate più a nord. Ora sono all’altezza di Noumea, circa 280 miglia ad ovest della capitale della Nuova Caledonia.

Le mie portaerei sono ancora molto a sud, ma sono all’inseguimento. Risaliranno la costa occidentale della Nuova Caledonia, sperando che le portaerei nemiche perdano tempo attaccando qualche nave nel Mar dei Coralli.

Giovedi, 29 gennaio 1942

La task force nemica si è spostata un po’ più a nord. Si trova all’altezza di Fraser Island, sempre a metà strada tra l’Australia e la Nuova Caledonia. Gli aerei nemici bombardano una mia petroliera e due PG al largo di Brisbane. Se la devono vedere con oltre 30 P-40 ma, sorprendentemente, né da una parte né dall’altra si registrano perdite aeree.

L’altra parte della KB salta fuori. Si trova a sud-est di Wake. Oltre 40 Val, scortati da una ventina di Zero, bombardano il mio avamposto. Non ho lasciato caccia nell’atollo, perciò gli aerei nemici non trovano opposizione.

Poco dopo una squadra di 4 incrociatori pesanti cannoneggia le mie difese. Terminato il bombardamento aeronavale, si avvicina la flotta d’invasione.

Un primo tentativo di conquista dell’atollo viene respinto dai marines.

A Luzon, nelle Filippine, dopo giorni di combattimenti, cade Clark Field. Le mie truppe ripiegano a Bataan.

Anche in Cina subisco dei rovesci. Nanyang cade. Le truppe superstiti si ritirano verso Sian. Loyang e Paotow, invece, resistono.

Venerdi, 30 gennaio 1942


Finalmente arriva anche un successo da parte di uno dei miei sottomarini. L’S-34 colpisce con due siluri l’AK Hokutai Maru, parte di un convoglio a nord di Rabaul. Non ho idea se il convoglio fosse carico o meno, ma ritengo che l’AK sia spacciata.

I miei S23 Empire, basati a Port Moresby, sono gli unici aerei che ottengono qualche risultato. Ieri hanno colpito un piroscafo nemico con una bomba al largo di Lae. Oggi si ripetono, colpendo con una bomba un altro piroscafo, parte del medesimo convoglio della Hokutai Maru.

La flotta nemica (parte della KB) è scomparsa. La mia recon ne ha perso le tracce. Le mie portaerei continuano comunque a risalire la costa della Nuova Caledonia, però non ho idea di dove siano.

A Wake continua il bombardamento aeronavale nemico. Sono stati segnalati attacchi con almeno 58 Val e 28 Zero. Significa che sono almeno 2 le CV coinvolte nelle operazioni, forse appoggiate da 1 CVL.

Sabato, 31 gennaio 1942

Mentre la guarnigione di Wake è costretta ad arrendersi agli oltre 2'200 soldati dell’Imperatore, le portaerei entrano finalmente in contatto nel Mar dei Coralli.

Si tratta di un contatto limitato a dei ricognitori ma, ora, anche i giapponesi sanno che ci sono portaerei americane nella zona.

I miei piloti segnalano 2 CV ed 1 CVL presenti tra la flotta nemica. La rotta sembra sia nord-est, ovvero in direzione di Truk. Ho intenzione di spingermi verso nord, per cercare di infliggere perdite alla marina nemica. L’unica cosa che mi preoccupa è la meteo. Sta piovendo in tutta l’area e questo potrebbe pregiudicare l’efficacia dei miei attacchi aerei. Ma, spero, questo possa anche complicare la vita ai piloti nipponici.

Domenica, 1° febbraio 1942

L’ho tanto cercata e, alla fine, è arrivata. Oggi, 1° febbraio, tra il Mar dei Coralli ed il Mare delle Salomone, si è svolta la prima battaglia tra portaerei della guerra.

Non è andata molto bene. Per lo meno, non è andata come speravo. Tra la flotta nemica facevano parte le portaerei Shokaku e Zuikaku, le portaerei leggere Zuiho e Ryujo e le portaerei di scorta Taiyo e Hosho.

Tutta la giornata è stata contraddistinta dalla presenza di nuvoloni e scrosci di pioggia, che hanno pregiudicato la precisione dei piloti. Inoltre è venuta fuori tutta l’inesperienza dei miei di piloti.

Il primo attacco viene portato dagli aerei con il cerchio rosso.

Morning Air attack on TF, near Rossel Island at 107,139


Weather in hex: Partial cloud


Raid detected at 80 NM, estimated altitude 14,000 feet.

Estimated time to target is 30 minutes


Japanese aircraft

A6M2 Zero x 39
B5N1 Kate x 14
B5N2 Kate x 36
D3A1 Val x 46

Allied aircraft

F2A-3 Buffalo x 19
F4F-3A Wildcat x 27
F4F-3 Wildcat x 33

Japanese aircraft losses

A6M2 Zero: 5 destroyed
B5N1 Kate: 2 destroyed, 2 damaged
B5N1 Kate: 1 destroyed by flak
B5N2 Kate: 5 destroyed, 5 damaged
D3A1 Val: 6 destroyed, 8 damaged


Allied aircraft losses

F2A-3 Buffalo: 2 destroyed
F4F-3A Wildcat: 1 destroyed
F4F-3 Wildcat: 3 destroyed


Allied Ships

CV Saratoga, Bomb hits 1, Torpedo hits 2, on fire, heavy damage
CL St. Louis, Bomb hits 1, on fire
DD Case
DD Hammann
DD Selfridge
CV Yorktown, Torpedo hits 2, on fire, heavy damage
CA Salt Lake City
CL Concord
DD Shaw
DD Sims

Come si può vedere dal riassunto, la Yorktown e la Saratoga sono ridotte piuttosto male. In particolare la Saratoga ne esce con i seguenti danni: 35 Sys/73 Flt/16 Eng/3 Fire. Il floating mi preoccupa parecchio e spero davvero che le squadre da riparazione americane siano all’altezza della loro fama. Con una velocità massima di soli 7 nodi, la Saratoga potrebbe essere facile preda della flotta nemica, se decidesse di ritornare verso sud.

La Yorktown non è proprio messa meglio, anche se la situazione sembra meno disperata: 34 Sys/50 Flt/5 Eng/3 Fire. La sua velocità è di 15 nodi, e dovrebbe permetterle di allontanarsi dal luogo della battaglia.


La risposta della mia aviazione imbarcata è piuttosto deludente.


Morning Air attack on TF, near Treasury Islands at 108,133


Weather in hex: Severe storms


Raid detected at 40 NM, estimated altitude 14,000 feet.

Estimated time to target is 15 minutes


Japanese aircraft

A6M2 Zero x 61


Allied aircraft

F2A-3 Buffalo x 6
F4F-3A Wildcat x 11
F4F-3 Wildcat x 17
SB2U-3 Vindicator x 18
SBD-2 Dauntless x 8
SBD-3 Dauntless x 34

Japanese aircraft losses

A6M2 Zero: 1 destroyed


Allied aircraft losses

F4F-3A Wildcat: 2 destroyed
F4F-3 Wildcat: 3 destroyed
SB2U-3 Vindicator: 7 destroyed, 7 damaged
SB2U-3 Vindicator: 1 destroyed by flak
SBD-2 Dauntless: 2 destroyed, 2 damaged
SBD-2 Dauntless: 1 destroyed by flak
SBD-3 Dauntless: 6 destroyed, 9 damaged
SBD-3 Dauntless: 1 destroyed by flak


Japanese Ships

BB Ise, Bomb hits 1
CVE Taiyo
CV Shokaku
CVL Ryujo, Bomb hits 1, on fire
CVL Zuiho
CV Zuikaku
BB Hiei


Sembra che la bomba che ha colpito la Ryujo (da 1’000 lb), sia penetrate netta nel ponte di volo, mentre quella che ha colpito la Ise non ha provocato danni visibili.

A causa del maltempo le mie formazioni si sono disunite e sono arrivate sui bersagli a scaglioni. Devo dire però che la stessa cosa è capitata alle formazioni nemiche.

Questo secondo attacco è stato compromesso dal temporale che si è scatenato sopra la flotta nipponica.


Morning Air attack on TF, near Treasury Islands at 108,133


Weather in hex: Severe storms


Raid detected at 32 NM, estimated altitude 17,000 feet.

Estimated time to target is 12 minutes


Japanese aircraft

A6M2 Zero x 24


Allied aircraft

F4F-3 Wildcat x 6
SBD-3 Dauntless x 15


Japanese aircraft losses

A6M2 Zero: 1 destroyed


Allied aircraft losses

SBD-3 Dauntless: 2 destroyed, 7 damaged


Japanese Ships

CVE Hosho
CVL Ryujo, on fire
DD Shiratsuyu


Morning Air attack on TF, near Rossel Island at 107,139


Weather in hex: Partial cloud


Raid detected at 47 NM, estimated altitude 15,000 feet.

Estimated time to target is 17 minutes


Japanese aircraft

D3A1 Val x 2


Allied aircraft

F2A-3 Buffalo x 6
F4F-3A Wildcat x 13
F4F-3 Wildcat x 13


Japanese aircraft losses

D3A1 Val: 1 destroyed


No Allied losses


Ovviamente il fatto che i miei aerei siano arrivati non coordinati sopra le navi giapponesi, ha facilitato non poco il compito degli Zero, che hanno potuto abbattere numerosi bombardieri ed aerosiluranti.


Morning Air attack on TF, near Treasury Islands at 108,133


Weather in hex: Severe storms


Raid spotted at 10 NM, estimated altitude 15,000 feet.

Estimated time to target is 3 minutes


Japanese aircraft

A6M2 Zero x 19


Allied aircraft

SBD-3 Dauntless x 13


No Japanese losses


Allied aircraft losses

SBD-3 Dauntless: 6 destroyed, 1 damaged


Japanese Ships

BB Hyuga


Morning Air attack on TF, near Rossel Island at 107,139


Weather in hex: Partial cloud


Raid detected at 16 NM, estimated altitude 16,000 feet.

Estimated time to target is 6 minutes


Japanese aircraft

B5N1 Kate x 4


Allied aircraft

F2A-3 Buffalo x 6
F4F-3A Wildcat x 13
F4F-3 Wildcat x 11


Japanese aircraft losses

B5N1 Kate: 2 destroyed


No Allied losses


Morning Air attack on TF, near Rossel Island at 107,139


Weather in hex: Partial cloud


Raid detected at 31 NM, estimated altitude 16,000 feet.

Estimated time to target is 13 minutes


Japanese aircraft

B5N2 Kate x 3


Allied aircraft

F2A-3 Buffalo x 6
F4F-3A Wildcat x 10
F4F-3 Wildcat x 11


Japanese aircraft losses

B5N2 Kate: 2 destroyed


No Allied losses


Lasciate indietro la Saratoga e la Yorktown, la Enterprise e la Lexington, nel pomeriggio, si sono spinte nel Mar delle Salomone, per cercare di piazzare qualche colpo sulle navi nemiche.

Questa mossa le ha però rese a loro volta dei bersagli. L’Enterprise ha attirato su di sé tutti gli aerei nemici ma, miracolosamente, non è stata colpita.


Afternoon Air attack on TF, near Rossel Island at 108,137


Weather in hex: Severe storms


Raid detected at 77 NM, estimated altitude 14,000 feet.

Estimated time to target is 28 minutes


Japanese aircraft

A6M2 Zero x 28
B5N2 Kate x 3
D3A1 Val x 40


Allied aircraft

F2A-3 Buffalo x 9
F4F-3A Wildcat x 14
F4F-3 Wildcat x 4


Japanese aircraft losses

A6M2 Zero: 1 destroyed
B5N2 Kate: 1 destroyed by flak
D3A1 Val: 1 destroyed, 11 damaged
D3A1 Val: 1 destroyed by flak


Allied aircraft losses

F4F-3A Wildcat: 1 destroyed
F4F-3 Wildcat: 1 destroyed


Allied Ships

CL Phoenix
CV Enterprise
DD Mugford
DD Maury


I piloti americani hanno poi cercato di vendicare le loro due portaerei, ma con scarsi risultati.


Afternoon Air attack on TF, near Treasury Islands at 108,133


Weather in hex: Clear sky


Raid detected at 39 NM, estimated altitude 20,000 feet.

Estimated time to target is 15 minutes


Japanese aircraft

A6M2 Zero x 41


Allied aircraft

F2A-3 Buffalo x 3
F4F-3A Wildcat x 4
SBD-2 Dauntless x 17
SBD-3 Dauntless x 9
TBD-1 Devastator x 12


No Japanese losses


Allied aircraft losses

F2A-3 Buffalo: 1 destroyed
SBD-2 Dauntless: 10 destroyed
SBD-3 Dauntless: 3 destroyed, 2 damaged
TBD-1 Devastator: 6 destroyed


Japanese Ships

BB Hyuga, Bomb hits 1
CVE Hosho

CVL Zuiho


Poco prima del tramonto, si è verificato un ultimo attacco aereo americano, che, finalmente, ha portato qualche buona novella.


Afternoon Air attack on TF, near Treasury Islands at 108,133


Weather in hex: Clear sky


Raid detected at 16 NM, estimated altitude 19,000 feet.

Estimated time to target is 8 minutes


Japanese aircraft

A6M2 Zero x 29


Allied aircraft

TBD-1 Devastator x 14


No Japanese losses


Allied aircraft losses

TBD-1 Devastator: 6 destroyed, 1 damaged
TBD-1 Devastator: 1 destroyed by flak


Japanese Ships

CVL Zuiho
CVE Taiyo, Torpedo hits 1
BB Ise, Torpedo hits 3, on fire, heavy damage


Probabilmente la Taiyo se la caverà senza troppi problem ma, forse, la Ise dovrebbe vedersela un po’ più brutta.


Le mie portaerei danneggiate ora tenteranno di rientrare verso Sidney, accompagnate, ognuna, da due DD. Il resto delle navi di scorta procederà, invece, separatamente.


Lunedi, 2 febbraio 1942


Durante la notte la mia squadra di incrociatori basata ad Auckland da una ripassata alla guarnigione nipponica sbarcata a Luganville.


Al largo di Pearl Harbor il DMS Perry, a caccia di sottomarini nemici, viene silurato ed affondato dal I-169.


Allo spuntar del Sole, la flotta nipponica intercetta un piccolo AM di pattuglia al limite tra Mar dei Coralli ed il Mar delle Salomone.

A colarlo a picco non sono quindi gli aerei nemici ma i cannoni della corazzata Hiei e degli incrociatori.

Per lo meno così vengo a sapere che a far parte della squadra sono rimaste solo la Shokaku e la Zuikaku. Le portaerei più leggere si stanno probabilmente dirigendo verso Truk.


Subito dopo il sottomarino nipponico I-8 colpisce con un siluro la Lexington. Questa è una beffa, perché era una delle due portaerei uscite indenni dallo scontro di ieri.

Inoltre mi scombina tutti i piani. La flotta va nel caos e gli aerei nemici arrivano da tutte le parti.

La cosa che non capisco è come mai la flotta nemica sia arrivata allo stesso parallelo della mia portaerei quando questa aveva 5-6 hex di vantaggio e filava rotta sud a tutta birra.


Il primo attacco non porta risultati. Ma il secondo ed il terzo spediscono la Big E in fondo al mare. La Lexingotn se la cava ancora abbastanza bene, con solo il 33 di sys damage.


Sono però un po’ contrariato con queste cose di AE che ritengo sempre inspiegabili. Tralasciando la sfiga del siluramento alla Lexington. Con due portaerei malconce in zona proprio su una delle due in perfette condizioni doveva capitare.

Ma così è la guerra. Ora non mi resta che sperare di non perdere tute e quattro le portaerei e di leccarmi le ferite.

Essere messo così alle strette giocando alleato sta diventando una sfida stimolante. Non posso fare altro che giocare sulla difensiva al momento.

In ogni caso se qualcuno ha qualche spiegazione plausibile su quanto successo (ovvero l’Enterprise che si è fatta rimontare 5-6 hex di vantaggio andando alla massima velocità, con max react zero e rotta impostata diretta), è benvenuto.

 

purtroppo l'ennesima conferma che l'alleato deve tenere la testa bassa e fuggire dallo scontro per parecchi mesi se non un anno intero. gli aerei sono inadeguati e i piloti anche con 70 di skill non mettono a segno granchè. l'abbiamo detto più volte: è difficile (e indecoroso) scappare sempre, ma è la soluzione più saggia, altrimenti si perdono navi su navi per nulla (e parlo per esperienza diretta).

 

Sono d'accordo. Ma allora si passano settimane (nel senso di settimane di gioco), ad annoiarsi, senza fare nulla e guardando il giocatore jap che conquista senza opposizione.
Già ho deciso di fare così in Malesia e nelle DEI, perché gli olandesi valgono meno di zero. Nel Pacifico mi piace tentare, anche se poi va male.
Se però va male per motivi strani o, per me, poco comprensibili, mi girano un po'.

Intanto ecco il resoconto della nuova giornata.

Martedi, 3 febbraio 1942


Oggi anche la Saratoga è finita in fondo al mare. Speravo in un miracolo e che la flotta nipponica tornasse a casa ma, in effetti, l’occasione era troppo ghiotta. Ad accompagnarla sul fondale anche il caccia Sims.

L’allagamento a bordo della Yorktown è intanto peggiorato e, a completare la serie di buone notizie, la caduta di Loyang. Le truppe che la difendevano stanno ritirandosi disordinatamente verso Sian.

 

Solitamente, con queste forze in campo, i risultati sono ben diversi, dove pensi sia l'inghippo?

 

Non ne ho idea. Potrebbe essere che, nonostante il max react di zero, avendo a bordo dell'Enterprise come ammiraglio Halsey, notoriamente molto aggressivo, l'AI abbia deciso autonomamente di tornare sui suoi passi nonostante abbia impostato la rotta a sud.
Altre spiegazioni non me ne vengono in mente.

 

Mercoledi, 4 febbraio 1942

Oggi cade Kota Bharu, ultima città della penisola malese ancora in mano britannica.

In mare il caccia Hughes, parte della scorta della Yorktown, viene silurato da un sottomarino nipponico al largo di Noumea.

La situazione della portaerei è peggiorata notevolmente, con un allagamento che è passato da 50 a 73. Ancora 4 giorni di navigazione per arrivare ad Auckland. Incrociamo le dita.

La Lexington sta procedendo invece senza particolari problemi verso la salvezza.

Il prossimo passo di Roccia, a questo punto, sarà senz’altro l’invasione di Java. Non ho preparato nessun piano strano. Le carte migliori di questa prima parte della guerra me le sono giocate nel SW Pac ed ho perso. Ora devo rimanere per forza sulla difensiva. Mi scoccia un po’ perché sarà per forza in fase passiva per diversi mesi, senza poter fare un gran che.

Oltre a Java ed alle DEI, credo che Roccia si spingerà a fondo nel Pacifico. Anche la base di Noumea è ora in pericolo, così come lo sono Suva e Pago-Pago. In fondo potrebbe anche fare un pensierino all’Australia.

Truppe di riserva, al momento ne ho. Ho l’intera 18. Divisione di fanteria britannica, la 48. Brigata Gurkha e tre brigate di fanteria australiane. Altre due brigate arriveranno entro la prossima settimana ad Aden. L’intenzione, a dir la verità, sarebbe quella di rinforzare Port Moresby, con almeno due brigate. Per il resto non, so, rimango in attesa di vedere le mosse nemiche.

 

Giovedì, 5 febbraio 1942

Durante la notte il caccia Hammann viene affondato da un sottomarino nipponico al largo di Noumea. Un altro spavento, perché l’Hammann faceva parte dell’azzoppata Yorktown.

Nei cieli sopra Rangoon perdo 5 H81 ed un Blenheim contro nessun caccia Zero nemico. Eppure la partita era abbastanza alla pari, con 20 Zero contro 19 H81.

Ora ho rinforzato Rangoon con 12 Hurricane appena giunti dal Medio Oriente. Vediamo se riusciranno a dare il loro contributo.

 

Sabato, 7 febbraio 1942

Finalmente qualche buona notizia dai cieli sopra Rangoon. Dopo l’arrivo di una squadriglia di Hurricane e di una fresca delle Flying Tigers, i 18 Zero che si sono avventurati sopra i cieli birmani, sono stati affrontati in modo degno. Tre miei caccia sono caduti (tra cui due Hurricane), ma 4 Zero non sono rientrati. E’ la prima volta che i caccia nipponici perdono ai punti.


Venerdi, 13 febbraio 1942

In questo venerdi 13 febbraio, un grande convoglio giapponese si è presentato davanti a Merak. L’invasione di Java è iniziata. A contrastare le navi nemiche ho solamente tre motosiluranti che, a causa della nebbia, non riescono nemmeno ad attaccare.

Il resto delle flotta olandese l’ho già ritirata per reimpiegarla in modo più intelligente. Inutile sprecare preziose navi in questo modo.

Il cannoneggiamento navale inizia nel pomeriggio e gli sbarchi subito dopo.

La difesa di Java, per quanto possibile, è abbastanza semplice. Merak è indifendibile. Da li bisognerà vedere se Roccia punterà direttamente su Batavia, che è la città più difesa dell’isola oppure se la aggirerà. Io, fossi in lui, la aggirerei.

Ad ovest di Batavia concentrerò due battaglioni carri, giusto per rallentare un eventuale aggiramento da parte delle truppe nipponiche.

D’altronde a parte Batavia e Soerabaja non è che si possa difendere un gran che. Ci sono diversi battaglioni di fanteria sparpagliati nelle varie cittadine, ma da soli non possono fare nulla. L’unica possibilità di ritardare (non certo di impedire), la conquista dell’isola, è concentrarli in un unico centro di difesa.

La Yorktown è finalmente giunta in Nuova Zelanda. Ora inizieranno le prime riparazioni e poi verrà trasferita in un cantiere più grande, in grado di ripararla completamente. Auckland non è adatta.



Sabato, 14 febbraio 1942


Gli Zero giapponesi sono tornati a farsi vedere sui cieli di Rangoon. I miei caccia ne abbattono 4, al prezzo di 2 H81, 1 Buffalo e 2 Hurricane.

Gli sbarchi nemici a Merak sono proseguiti e, nel pomeriggio, la cittadina è caduta.

Oggi sono apparsi aerei imbarcati a sud di Anatom, un’isoletta ad est di Noumea. Un piccolo trasporto armato è stato affondato. Questo non è per nulla un buon segno. Anche se potrebbe essere possibile che la (o più probabilmente le, visto che la recon ne segnala ben quattro) portaerei nemiche si trovino li per una missione di caccia libera, credo piuttosto che si trovino li per coprire la prossima operazione dell’Impero del Sol Levante. A questo punto l’obiettivo più probabile è la Nuova Caledonia, con uno sbarco più probabile a Koumac.

 

Come fai a dire che le motosiluranti non riescono ad attaccare per la nebbia? Dove si legge?
Cosa significa che hai ritirato il resto della flotta per un altro impiego?

 

Ma nella realtà avvenne così?
Voglio dire, prima di midway, cioè se non ricordo male fino a maggio o giugno del 42 gli alleati scapparono?

 

E' apparso il messaggio withdrawn due to fog, più chiaro di così.

Altro impiego...nel senso che la userò in altri luoghi, non la sacrificherò stupidamente nella difesa delle DEI, anche se storicamente questo non sarebbe mai avvenuto.