Sono d'accordo su molti dei punti da te elencati. Ma qui si sorvola sempre sull'epicentro di questa ucronia: Come si comporta la Francia con 300.000 soldati in meno sul fronte tedesco? Badate che sono tanti. Io continuo a dire che, sorvolando sulle ipotesi belliche infra-guerra, con 300.000 uomini in meno i tedeschi avrebbero sfondato.
rispondo a Pandrea che mi chiede lumi su una mia affermazione. Al momento della nostra entrata in guerra i fronti erano sostanzialmente due in Italia, uno al confine con il Trentino e l'altro sull'Isonzo. la nostra guerra era principalmente (e nelle intenzioni dei nostri governati) contro l'Austria-Ungheria con lo scopo di unificare le regioni ancora mancanti all'italia. In poche parole noi non vavevamo affatto intenzione di muovere guerra alla Germania 8e vicevresa la germania non aveva alcuna per dichiararci guerra). Essendo, però, il Trentino una sorta di cuneo nella Pianura Padana e nel territorio austriaco, molto prossimo al sud della germania, la sua invasione avrebbe messo in allarme i tedeschi spingendoli a dichiararci guerra. Si decise, o meglio i politici decisero, di ignorare il ghiotto boccone rappresnetato dal Trentino, che al momento della nostra ientrata in guerra era scarsamente presidiato e quindi di più facile presa rispetto alla zona carsica e all'Isonzo, per non scatenare su di noi le ire della Germania spingendola all'intervento. Ovviamente la valutazione veniva fatta nell'ottica di una rapida guerra e di un rapido crollo dell'Austria-Ungheria. Battendo gli austrungarici rapidamente sul fronte dell'Isonzo, avremmo ottenuto le nostre rivendicazioni senza dover muovere guerra alla Germania e potendo così ottenere una pace separata. Ovviamente tutto questo non è accaduto e oltre ad impantanarci sull'Isonzo, ci siamo trovati a combatter per molti anni e contro, alla fine, anche alla Germania
e quindi Andy, mi dai ragione? Il tuo intervento non capisco se è a sostegno delle mie tesi o contro. Nel caso preciso alcune nostre deficenze: sistema informativo e di intelligence pressoché inesistente, ecco perchè avvenne quello di cui tu parli. Poi noi non volema spingere in Trentino di proposito, ma anche volendo a qualsiasi livello del nostro esercito nel '15 c'erano scarsa preparazione, scarsa capacità di improvvisazione e ancora più scarsa cognizione di tattica e di iniziativa, oltre al fatto che i comandi superiori davano ordini confusi, troppo generici e titubanti tali che nessuno a nessun livello si prendeva il "mal di pancia" di attaccare o avanzare. In fondo la bufala dei trecentomila era una scusante valida un po' per tutti, che tornava anche a vantaggio dei nostri generali per giustificare gli scarsi progressi, sarebbe bastata qualche staffetta o gruppo di esploratori per scoprire l'inganno, mentre ciò non si fece o non si volle fare apposta.
Tecnicamente sì ti dò ragione, ho postato una delle presunte ragion per cui i nostri comandi non sono avanzati in Trentino. Che poi questa sia stata una bufala(stile bollettino n.630 dell'Armata Rossa) o meno questo non lo so dire con esattezza.