Sono combattuto tra 2 e 4. La 2 sembra la soluzione migliore: rinforzare l'impero permetterà di avere maggiore produzione militare e di essere più pronti in futuro, inoltre una popolazione felice fa sempre piacere averla MA Ho paura che nel lungo periodo tutti i tuoi vicini tendano fisiologicamente a creare una rete di alleanze/supporto che bloccherà le nostre mire espansionistiche (a meno di rischiare guerre lunghe e pericolose) La 1 no: non siamo così potenti da evitare l'ingresso in campo degli alleati degli arabi, mentre la 3 oggettivamente non serve a nulla (se non a perdere soldi)
La 2 effettivamente ha il rischio che dici, ma non va attuata solamente lei, ma anche creare delle "primavere" nei paesi confinanti.
Il Consiglio ha deciso. Il Grande Consiglio ha parlato. La strada dell’Impero è tracciata: Consolidamento. Dopo anni di guerre e di sacrifici, la Persia sceglie la via della saggezza, della costruzione. La fucina della rinnovata fiamma persiana. Domani, si inizia!
Il piano è proseguire con investimenti massicci in infrastrutture, coesione interna, propaganda e riforme per 3–5 anni. PRO: stabilizza l’economia, alza l’approvazione interna oltre il 50%, riduce il rischio di insurrezioni; CONTRO: alcuni consiglieri vorrebbero agire più in fretta; potremmo perdere slancio politico-militare. Arco temporale: 3-5 anni di consolidamento e riforme Sotto obiettivi: - costruzione di una flotta capace di proiettare la ns forza nel continente africano e nell'area, con capacità di sbarco anfibio - avere maggiore produzione militare e di essere più pronti in futuro Prologo. Inizio del piano. L'impero è ancora legato a comuni autostrade anni 80 Nessuna rete ferroviaria ad alta velocità. si vedono ancora carretti e muli. Decidiamo di collegare l’Impero con un’unica grande spina dorsale ferroviaria ad alta velocità: Costantinopoli — Ankara — Baghdad — Damasco — Teheran. Un’opera mastodontica che cambia tutto: logistica militare, commercio, integrazione politica. La rete ci permetterà di unire l'impero, ma non solo: potremo trasferire rapidamente divisioni e supplies. Abbassare i costi di trasporto, unire mercati. Riduzione della dipendenza dalle rotte marittime. In ultimo, è il simbolo dello sviluppo imperiale: le regioni conquistate sono collegate con la capitale. La rete 'è ad alta velocità; i treni possono arrivare a 350 km/h. Tracciato e nodi principali: Costantinopoli Ankara Baghdad — hub petrolifero-logistico Damasco — ponte sul Mediterraneo Teheran situazione ad inizio piano Partiamo all'attacco. Stringiamo un mega accordo con i russi: ci forniranno le tecnologie per la flotta. è un bagno di sangue finanziario. Dopo mesi di trattative, investiamo 10 miliardi. La cassa è a 3 miliardi. Ma abbiamo tutto il necessario Bluprint ammiraglia: CV Classe Chabarovsk! sarà equipaggiata con uno stormo di SU-35! Scortata da incrociatori lanciamissili classe Kirov Che lanceranno letali missili Kalibir, capaci di affondare qualsiasi nave a 660 km di distanza. Poco costosi e veloci da assemblare. Nave da supporto logistico A58_ 25.000 tonnellate di equipaggiamento C’è un problema strategico. Come la Korea del Nord, non sappiamo dove schierare la flotta. Nel Golfo Persico o nel Mediterraneo — base di Costantinopoli o Mersin? In caso di conflitto, il nemico opterebbe certamente per il blocco di Suez. La priorità è quindi proteggere il Golfo e le nostre rotte energetiche. Chiediamo un'opinione a Kim che risponde: metà e metà.non siamo sicuri che abbia ragione. Disponiamo di quattro cantieri: Kobuleti (Mar Nero), Costantinopoli, Izmir e uno solo a Bushehr, nel Golfo Persico. Tre sono a est/ovest del Bosforo, uno è strategico nel Golfo. Decisione: potenziamo Bushehr, in Iran. Triplichiamo la capacità produttiva lì, ordiniamo il riposizionamento di tutta la flotta su Bushehr e installiamo radar avanzati e due batterie fisse SAM di tipo costiero. In parallelo firmiamo una commessa per 50 missili antinave Kalibr. Piani di produzione nei quattro cantieri (teorici): 2 incrociatori missilistici classe Kirov — 485 giorni ciascuno 2 portaerei classe CVN Chabarov — 600 giorni ciascuna In pratica, i cantieri turchi sono un problema: la bassa loyalty locale rallenta pesantemente la produzione. La prima unità prodotta in Iran sarà pronta in ~18 mesi, mentre i cantieri in territorio turco impiegheranno il doppio del tempo. Il Ministero della Difesa propone di smantellare i siti turchi e concentrare la produzione in patria. Avviamo la costruzione di altri 3 cantieri sul Golfo. È un piano da 15 miliardi — il più grande investimento infrastrutturale della nostra storia. Sul versante aereo, mettiamo in produzione 10 Su-35 Super Flanker. Nota: la versione che produciamo non avrà per ora contromisure elettroniche avanzate — non abbiamo ancora la capacità di integrare quegli apparati, ed i russi ce li forniscono senza. È la prossima priorità per la R&D. Strategicamente decidiamo di ricentralizzare la produzione di armamenti in Iran nel medio termine, dismettendo progressivamente i grandi siti esteri. La produzione di unità terrestri si avvicina alle 1.500 battaglioni: questo è il tetto operativo che ci siamo dati. Raggiunto quel limite, stop ai nuovi varo e avvio immediato di un programma intenso di dismissione e modernizzazione. Vecchi carri e unità obsolete verranno ritirati e sostituiti con mezzi moderni, più efficaci e meno costosi da mantenere. Infine, sul fronte spaziale: tra due mesi lanceremo il primo satellite (costo stimato ~700 milioni) per avviare la costellazione di difesa anti-ICBM. È il primo passo verso la deterrenza strategica a lungo raggio. Generali, ditemi: dove piazziamo la nostra flotta? Ha ragione Kim? Per quando ai blueprint, non potevamo fare di meglio. Cosa ne pensare? Come dovrà essere costituita la prima task force? La nostra marina sarà temuta o derisa dalla NATO?
Si è vero, però difficilmente potranno coordinarsi e rimane il dilemma di avere due mari completamente separati. Bisogna scegliere dove allocare le unità migliori e con che strategia: se avere una marina più difensiva piuttosto che una offensiva, tenendo conto che sarà difficile se non impossibile spostare le navi tra un base e l'altra in caso di conflitto.
Nell evoluzione dello scenario 2, lavoriamo anche per un ipotetico 4. L intelligence monitora le alleanze pakistane e stiamo costruendo una rete di satelliti anti Icbm.
c'è evidentemtne un errore di battitura: è una marina, con tante flotte quanti sono i mari che bagnano i roridi lidi
Ragazzi che spavento, siamo di nuovo online!! Scopriremo quale paese ha ordito l attacco informatico contro l' impero, la rappresaglia sarà terribile!!
Una flotta nel Mediterraneo secondo me ha poca utilità: per poter affrontare le flotte Nato serve troppa potenza. Pertanto meglio focalizzarsi sul Golfo Persico, anche perché da lì è più facile muoversi verso più obiettivi. C'è più libertà di manovra su quel lato. Qualcosina si può fare anche per il Mediterraneo, per carità, meglio cmq avere qualcosa anche per avere un minimo di copertura da quel lato contro nazioni minori (Balcani, Nord Africa). In ogni caso però l'80-90% delle nuove costruzione dovrebbe stare a est.
Una cosa fondamentale è chiudere la rete ferroviaria ad anello, in questo modo hai dei punti che se resi non operativi ti blocca tutto