IL problema è villaggio per villaggio sara uno stillicidio continuo e davi avere una riserva di carn... ops, di soldati cospicua. Ucraina Vs CSI docet.
Beh, non si tratta di grandi città, dipende da quanti garrisons il Siriano ha deciso di dedicare a guarnigione. Non credo vi siano altre truppe tricerate, e non vi sono ostacoli naturali. Diverso sarà per la base sul fiume
così il consiglio ha deciso: la strada a nord ci porterà alla vittoria. Prima, però, occorre stabilizzare il fronte. Gli stormi iraniani ricevono l’ordine di ripiegare verso le basi interne, mentre il 9° gruppo contraereo avanza in posizione. Gli F-16 turchi vengono logorati dai SAM, uno dopo l’altro. Riusciamo a danneggiarne diversi, abbattendone uno. Alla fine i superstiti sono costretti al ritiro, lasciando campo libero al nostro contrattacco. “Chi domina i cieli, dominerà la battaglia” E così lanciamo missili contro le batterie d’artiglieria nemiche, mentre i nostri caccia martellano le divisioni turche in ritirata. Nella grande battaglia perdiamo 2 aerei e c.a. 15 divisioni, ma il nemico subisce danni maggiori. Riusciamo a riconquistare la linea di terra che ci unisce a Gaziantep, dove sono trincerate 5 divisioni di fanteria. Più volte vengono isolate, ma la città non cade. Ma i depositi di missili si svuotano. Scatta l’allarme nei nostri stati maggiori: o razioniamo l’uso degli Scud, o comprometteremo la nostra stessa capacità di deterrenza. Sul campo, non combattiamo solo i Turchi. A rinforzo arrivano divisioni del c.d. "gruppo dei volenterosi": europei che inviano divisioni sotto il comando Turco. Si tratta prevalentemente di Romania, Bulgaria. Riceviamo anche un avviso di sconfinamento: truppe regolari ungheresi manovrano al fronte. Almeno, non abbiamo a che fare (per ora) con Germania, Francia, Italia: non stanno supportando il dittatore Turco nelle sue torbide manovre. Probabilmente la propaganda turca è riuscita a convincere solo gli stati confinanti del nostro pericolo. Turchi si raggruppano intorno alla grande base a sud. Intanto, sul fronte siriano, le truppe di Bashir tentano un contrattacco mentre i nostri reparti assaltano Haditha. Li anticipiamo: pioggia di Scud preventivi seguiti da uno strike aereo. Le loro poche divisioni sono spazzate via. Perdiamo momentaneamente due città lungo il Tigri, ma sono subito riconquistate. L'assedio a nord continua, attaccano prevalentemente Gaziantep: sembra che tentino di sfondare in soccorso dei siriani. La nostra concentrazione di truppe nell'area è notevole. Eppure, ciò che cambia le sorti di ogni scontro, è la nostra aviazione. Gli stormi iraniani, pur danneggiati, continuano a operare. Parte l’attacco a tenaglia: le armate convergono su Al Raqqa. Il fronte nord è stabilizzato. la base siriana cede! I nostri aerei cargo supportano le divisioni in avanzata. Almeno una decina di divisioni siriane, sorprese mentre erano in fase di allestimento o riparazione, vengono annientate. Non disponiamo di satelliti spia o droni spia. Le immagini scattate dai nostri cacciabombardieri confermano che la battaglia finale per il controllo dell'est si combatterà oltre il fiume, nella base di Malatya. E' difesa da decine di divisioni ed è attaccabile solo dalla strada lungo il ponte. E' protetta da nord e da sud dal fiume. Inoltre, prima va conquistata Elazig. Sarà un bagno di sangue. La situazione generale dopo le ultime conquiste. I valichi a nord hanno retto, non abbiamo sostanzialmente perso obiettivi. Mentre il gruppo dei volenterosi, ha qualche decina di divisioni in meno. Ma lo scontro decisivo è ancora davanti a noi.
Direi moderatamente soddisfatto, ma non troppo. Turchi contenuti (per ora), avanzata in corso (con accerchiamento) in Siria. Ma la guerra si prospetta lunga e abbiamo già problemi di rifornimenti. Speriamo in bene. In ogni caso direi per ora di procedere con il piano deciso in precedenza.
il confine settentrionale fa ribrezzo... Non ti dovrai fermare finché non lo rettifichi almeno sulla linea Kayseri-Sivas o, meglio, Kayseri-Smsun (cosa che dovevi fare prima). Siriano permettendo.
A missili male: 41 scud + 48 Fattah. Stiamo lanciando Scud al momento. I Fattah sono meno costosi e richiedono meno tempo di assemblaggio, quindi stiamo producendo questi ultimi che sono anche più efficaci. Una cosa che devo testare bene, è il fatto che gli Scud danneggiano anche le unità vicine a quella oggetto dello strike, mentre i Fattah non li ho ancora usati contro unità terrestri ma solo per abbattere i ponti sul bosforo. L'aviazione è malmessa ma vola. Tattici, vecchi intercettori e multiruolo. Cerco di farli ruotare senza che arrivino al limite Assembliamo 12 caccia multiruolo Banshee all'anno. Non sono male, in teoria, ma gli F-16 li hanno abbattuti in un nanosecondo. 2 in riparazione
Sei messo veramente male ... non fosse che probabilmente non sarà accettata, ti proporrei di chiedere una tregua e approfittarne per ripristinare almeno in parte le scorte di missili.
Ma dov'è che l'ho messo... quel visto del 1994 per Dubai? Battute a parte: per non saper nulla della situazione on map, cosa fanno tutte quelle bandierine ammassate ad Erzurum? Avanzare su Elazig o meglio ancora su Sivas? Se la frittata è fatta facciamola rivoltiamola come si deve...
Banzaiiiiiii. Poi, non abbiamo ancora lanciato i missili supersonici Fattah. Ne abbiamo pochi, ma dovrebbero essere devastanti. Ce la possiamo fare, la capacità industriale bellica è comunque dalla nostra.
Per quanto ad Erzurum, si tratta prevalentemente di artiglieria e lanciatori, difendono. Possiamo spostare qualche divisione di fanteria e puntare dritti a Sivas!
La base di Erzincan cade! Il nord è nostro, le bandiere iraniane sventolano sulle piste e sui bunker. La nostra contraerea continua a respingere le incursioni turche: stormi di F-16 vengono logorati, costretti a ritirarsi Controlliamo la base a nord La nostra AA continua a respingere le incursioni dell'aviazione turca Lanciamo un attacco da due fronti alla base di Malatya! Artiglieria spara da est e da sud, mentre carri e fanteria accerchiano la base. ma le difese sono imponenti. I turchi bombardano, perdiamo unità su unità. L'avanzata si ferma. Ordiniamo la ritirata, ripieghiamo a nord ed a sud. le ns truppe sono incalzate dai turchi, ma riescono a ripiegare e trincerarsi nella città a nord. L'invasione della Siria Contemporaneamente, prende avvio la grande manovra: la seconda guerra di liberazione. Il contingente est spinge da nord. L’aviazione apre la strada ma è bersaglia da vecchie AA e stinger riusciamo a sfondiamo e dilaghiamo a sud le divisioni nemiche sono travolte e distrutte. La nostra superiorità numerica è schiacciante. perdiamo tutti gli aerei cargo! non ci accorgiamo di una batteria SAM attiva nella base di Shayrat, dalla quale partono i missili che distruggono un tassello fondamentale della nostra capacità logistica e di operare in aree desertiche. la basa dalla quale partono gli attacchi A nord, contrattacco turco I bombardamenti a nord e l'attacco a sud disperati attacchi Siriani ad est, respinti dall'aviazione Ci avviciniamo alla base che cade! Poi la costa. Poi, passo dopo passo, ci avviciniamo a Damasco. L'aviazione è decimata: il 50% degli aerei è in riparazione, fuori uso. Il restante 50% vola ma ha subito danni. Mig 29 siriani in azione! distruggono un nostro cargo a supporto della conquista delle due città nel deserto. continuiamo a respingere gli attacchi turchi con un massiccio uso dell'aviazione siamo alla periferia di Damasco altri attacchi a nord. Damasco è sotto assedio. La nostra superiorità numerica è schiacciante. Perdiamo tre divisioni, ma alla fine la capitale cade. la Siria è nostra. Nei caveau statali troviamo 12 miliardi in oro. Il fronte nord e la lezione per alleggerire la pressione al centro, attacchiamo a nord Trabzond, che conquistiamo a fatica in pieno deserto, una nostra divisione di fanteria meccanizzata viene attaccata dalla controparte turca. Il confronto è devastante: la divisione turca subisce nemmeno il 50% di danni mentre la nostra è annientata. Si tratta delle ns migliori divisioni di fanteria. È la prova definitiva: il gap tecnologico ci divora. Non basta il numero, occorre colmare il divario. Siria nuova colonia dell'impero Ecco i confini, mentre allocchiamo le truppe a nord L'impero dall'alto. La prossima tappa è già scritta: la caduta di Malatya. Prendiamo le due città a sud, mentre i turchi contrattaccano furiosi a Elazig.
Bene la caduta della Siria. Ma i turchi sono un osso duro. Mi sa che sarà un bagno di sangue, questa seconda guerra Turco-Iraniana.
A parte che i Banshee sono derivati dagli F5, quindi immaginati contro gli F16. Non puoi comprare qualcosa con i 12 miliardi trovati? il leader illuminato non ha niente da venderti?
ah ecco perché gli F-16 sembrano avanti anni luce. Intendi il caro leader? ho provato a sondare (sarebbe l'unico a volerci vendere qualcosa), ma venderebbe solo Mig anni 60. Nel mercato internazionale forse posso acquistare 3 Sukhoi Su-27, niente di che. Kim potrebbe inviarci 30 missili simil Scud, poca cosa. Con i soldi andiamo avanti con la ricerca e assemblaggio modelli
secondo le statistiche, la Turchia ha perso davvero molti mezzi e pare in forte logoramento.. vedremo
Bene la caduta della Siria. Ora procediamo con la Turchia e stavolta bisogna chiudere la questione per sempre. Però niente passi affrettati: ci è andato bene che l'esercito Siriano si è rivelato non all'altezza, ma contro mezzi Nato si rischia grosso. Non conviene perdere altre divisioni in attacchi avventati.