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Stopping the Tide - Campagna 1941-45 - Pat (A) vs Roccia (J) - NO ROCCIA

Discussione in 'Le vostre esperienze: AAR' iniziata da GeorgePatton, 12 Marzo 2013.

  1. supertramp

    supertramp

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    Questa cosa mi interessa; io invece tendo a lasciare truppe cinesi in giro per tutta la terra di mezzo, sfruttando maggiormente i bonus dati dal terreno per difendermi meglio. Però vedo che effettivamente fanno una fatica boia a recuperare le unità disabled, per l'ancor più accentuata mancanza di supply rispetto ai già pochi che ci sono in città.
    Tu invece preferisci meno difese naturali ma truppe più pronte ed eventuali forts cittadini?
     
  2. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Una mia opinione, fose non condivisa da tutti. Però ho sempre trovato le unità in campo aperte sempre troppo vulnerabili, a meno che non trovassero a combattere in gruppi numerosi. Perciò preferisco farle rientrare nelle città.
     
  3. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Lunedi, 15 dicembre 1941

    Piccolo disastro notturno. Nello Stretto di Makassar, un sottomarino nipponico ha attaccato la squadra guidata dalla Prince of Wales, colpendo con alcuni siluri il DD Barker e affondandolo.
    Stando al report, le navi da battaglia non dovrebbero essere state avvistate.

    Filippine

    Ho cercato di ottenere qualche buon risultato, mandando ancora una volta le mie motosiluranti nei luoghi ove avvengono gli sbarchi nemici, ma senza riuscirci. Una PT è stata affondata, mentre una è rimasta danneggiata gravemente.

    Nei cieli sopra Clark Field si è scatenata una violenta battaglia aerea. Ho schierato li tutti i caccia disponibili, sperando di infliggere qualche perdita di peso all’aviazione giapponese, ma i risultati sono stati davvero deludenti. Su 85 caccia impegnati, ne ho persi ben 11, di cui 9 erano P-40. In cambio un solo Zero abbattuto.

    Malesia

    Le truppe di terra a bordo delle navi da trasporto e destinate a rinforzare la Birmania, si trovano ora all’altezza della punta settentrionale di Sumatra, al largo si Sabang. Sembra che l’aviazione nemica non le abbia ancora avvistate.

    E’ un grande rischio quello che sto correndo, però mi piacerebbe proprio portarle tutte a Singapore, per rinforzare la difesa della fortezza.
    Al momento nella città dispongo di soli 19'500 soldati, di cui poco meno di 3'000 appartenenti alla fanteria, per un totale di 247 as.
    Sto organizzando una ritirata di tutte le forze presenti in Malesia, che si dovranno attestare su 4 linee difensive.
    Quando saranno complete, la prima si troverà a Kuala Lumpur, con una brigata di fanteria ed altre truppe di supporto, per un totale di circa 3'000 soldati e 114 as.
    La seconda a Malacca, conterà su 2 battaglioni di fanteria ed all’incirca lo stesso numero di truppe e 66 as.
    La terza, come è ovvio, si troverà a Johore Bahru e potrà contare su circa 10'500 uomini, con 3 brigate di fanteria e 220 as.
    Infine Singapore. Una volta che saranno ripiegate le truppe di terra, la difesa dell’isola sarà affidata a 24'500 uomini con 410 as.
    A queste andranno ovviamente aggiunte tutte le truppe in ritirata dalla penisola malese. Spero di poter contare su almeno il 50% delle forze che saranno schierate a Malacca, Kuala Lumpur e Johore Bahru. Dovrei poi poter contare su qualche unità in ritirata da Mersing, Kuantan e Temuloh, in modo da poter arrivare a schierare, a Singapore, all’incirca altri 10'000 soldati e forse 200 as, per arrivare così a circa 35'000 soldati e 600 as.

    A questo punto il dubbio. Sulle navi, in procinto di entrare nello stretto di Malacca, ho altri 10'000 uomini inquadrati su 4 brigate di fanteria, con un apporto di altri 400 as.
    Se dovessero arrivare sani e salvi a Singapore potrei schierare, al momento dell’assedio, circa 45'000 uomini e quasi 1'000 as, sempre che tutte le mie previsioni si avverino.
    Ma se qualche nave dovesse venire affondata prima di raggiungere Singapore il prezzo sarebbe altissimo. Inoltre, una considerazione importante.
    Se schiero queste truppe a Singapore, non le potrò utilizzare per difendere la Birmania, lasciando Rangoon un po’ sguarnita, anche se dal Mediterraneo sta arrivando un convoglio con a bordo tre brigate di fanteria britannica e potrei sempre mandarle direttamente in Birmania. Il rischio è che l’eventuale mancanza delle truppe destinate a Singapore potrebbe davvero farsi sentire parecchio nel proseguo della guerra. Ma se dovessero arrivare sane e salve a Singapore, i giapponesi si troverebbero di fronte una forza molto più grande di quanto si aspettino e questo potrebbe scombussolare i loro piani ed il loro ruolino di marcia. Una decisione ardua da prendere.
     
  4. TheDOC

    TheDOC

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    La vedo dura avanzare oltre un certo limite in Birmania per Roccia in ogni caso, mentre se riuscissi a tenere Singapore sarebbe una gran cosa. Io direi a Singapore.
     
  5. supertramp

    supertramp

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    Ricorda solo che le truppe a Singapore vanno anche rifornite, ammassare uomini senza supply non da grandi frutti; se vuoi tenere in Malesia preparati a perdere anche diversi convogli.
     
  6. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Ovvio. E' uno dei motivi per cui sono indeciso sul da farsi
     
  7. supertramp

    supertramp

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    Per me in ogni caso è meglio la Birmania, tenere aperta la Burma road di da quel filo di ossigeno necessario in Cina.
     
  8. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Già forse hai ragione. Però mi piaceva l'idea di rompere le scatole tenendo Singapore ad oltranza. Il problema, in effetti, è rifornire le truppe. Una volta che tutto il resto delle DEI è in mano japs, la vedo un po' dura.
     
  9. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Martedi, 16 dicembre 1941
    Giornata di rovesci quella odierna.
    In Malesia cade Alor Star, ormai già abbandonata. Ma, soprattutto, cade Hong Kong. Oltre 6'400 soldati dell’Impero britannico sono fatti prigionieri.
    Sul mare perdo un altro DD, il Dent, affondato, ancora una volta, ad opera di un sub giapponese al largo delle Hawaii.
    A nord di Luzon, invece, i miei sottomarini lanciano diversi siluri, alcuni dei quali vanno a segno (uno contro un CA), ma non esplodono.

    Dopo profonda riflessione ho deciso di richiamare i convogli che avevo diretto verso Singapore. Meglio essere prudenti e portare le truppe in Birmania. Li fermerò l’avanzata nipponica e cercherò di tenere aperta la strada della Birmania per dare un po’ di ossigeno alla Cina.
    In effetti rifornire poi le truppe assediate a Singapore si sarebbe rivelato un’impresa titanica, con le mie navi che avrebbero dovuto scorazzare in mari sotto continua minaccia aerea nemica.
    Perciò dietro front. Rotta nord e poi verso la Birmania.
     
  10. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Mercoledì 17 – Giovedì 18 dicembre 1941

    La maggior attività la si registra sotto il livello del mare. I miei sottomarini si danno da fare per contrastare la navigazione delle unità nemiche, ma la loro vita è molto dura. Più che la vita, la loro sopravvivenza. Tra siluri che non esplodono e bombe di profondità, risulta molto difficile riuscire ad infliggere seri danni alle
    Un AK carica di truppe viene silurata al largo di Brunei il giorno 18 e questo è l’unico risultato apprezzabile.

    Anche i sottomarini nemici sono molto attivi, ed a pagare il prezzo è un altro DD affondato al largo delle Hawaii, oltre ad un AP carico di truppe appena salpate dalla California.

    Anche in aria l’attività è molto intensa. Sulle Filippine i miei caccia, nonostante il grande impegno dei piloti, cadono come mosche.
    Un po’ meglio va in Birmania, dove i miei Buffalo riescono a tenere testa agli Oscar nemici. Un solo caccia cade nella zuffa, (un Buffalo).
     
  11. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Venerdì 19 – Sabato 20 dicembre 1941

    C’è poco da raccontare con i diari di bordo. Continuo con la descrizione sommaria delle operazioni in corso.
    Nella notte tra venerdi e sabato truppe nipponiche hanno iniziato a sbarcare a Kuching, nel Borneo. Quando cadrà questa base e quella di Singkawang, la navigazione tra il Borneo e Sumatra diventerà proibitiva.
    In Malesia Kota Bharu continua a resistere, mentre Bayombong, a Luzon, viene occupata dalle truppe nemiche.
    Nel Pacifico iniziano ad arrivare i primi rinforzi di terra. Un primo battaglione di fanteria, proveniente da Johnston I. viene sbarcato a Noumea. Sarà seguito, fra un paio di giorni, dalle avanguardie di due unità del genio aereo. Avranno il compito di ampliare l’aeroporto della Nuova Caledonia.
     
  12. landeschutzen

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    Peccato per Singapore, quei soldati in più avrebbero dato filo da torcere ai jap, ma sottoscrivo anch'io la tua decisione di rinforzare il più possibile la Birmania.
     
  13. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Mi sarebbe davvero piaciuto vedere quanto tempo in più impegnava l'esercito imperiale per prendere Singapore. Il problema stava nel rifornire la piazzaforte. Con tutti gli aeroporti in mano nemica sarebbe stato molto costoso.
     
  14. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Domenica, 21 dicembre 1941

    dal diario del tenente Kevin MacMillan , a bordo della Prince of Wales:
    Forse questa volta ci siamo. Forse, per la prima volta, ci scontreremo con la marina giapponese. La nostra squadra, sempre guidata dalla nostra corazzata, è salpata due giorni fa da Soerabaya, quando è stata avvistata una flotta nemica in avvicinamento al nostro avamposto di Kuching, nel Borneo.
    Le nostre truppe hanno trasmesso numerosi rapporti, segnalando la presenza di numerose navi da guerra, tra cui la corazzata Haruna. Purtroppo oggi i messaggi sono cessati. Prima però è stato inviata l'ultima trasmissione, che ci informava dell'imminente caduta del nostro avamposto.
    La novità, rispetto alla sortita precedente, (quella inefficace contro Davao), è che abbiamo a bordo un nuovo ammiraglio. Si tratta del contrammiraglio Arthur Palliser. Evidentemente la condotta del suo predecessore non è molto piaciuta all'Ammiragliato. Palliser sembra intenzionato a piombare nelle acque davanti a Kuching per affondare il maggior numero di navi nemiche, anche se, probabilmente, le unità pesanti saranno già fuggite.
    La tensione a bordo è altissima. Qui, ancora più che nella nostra missione contro Davao, è molto alto il pericolo rappresentato dall'aviazione nemica. Un solo siluro a segno e potremmo rimanere tagliati fuori ed impossibilitati a rientrare alla nostra base.
     
  15. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Lunedì, 22 dicembre 1941

    dal diario del tenente Kevin MacMillan , a bordo della Prince of Wales:
    Prima dell'alba siamo arrivati davanti a Kuching, ma, ancora una volta, non abbiamo trovato nulla. La flotta nemica se n'era già andata.
    Non ci è rimasto altro da fare che invertire la rotta e dirigerci verso Java, alla massima velocità possibile, per allontanarci dagli aerosiluranti nemici basati in Indocina.
    Anche l'aeroporto di Kuching sarà presto nuovamente operativo e, da li, gli aerei nemici potranno attaccare la nostra squadra navale.
    Di sicuro i giapponesi ora sanno che siamo qui, perché un loro ricognitore ci ha sorvolati nel pomeriggio.
     
  16. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Martedi, 23 dicembre 1941

    In Malesia cade Georgetown. L’avanzata nipponica verso Singapore può ora avere inizio. Al momento sarà però limitata al lato occidentale della penisola malese. Dall’altra parte, infatti, Kota Bharu continua a resistere.
     
  17. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Mercoledì, 24 dicembre – Sabato, 27 dicembre 1941

    Giornata davvero negativa a terra. Cadono Kota Bharu (avevo però dato ordine alle mie truppe di ritirarsi verso sud, per evitare di rimanere tagliate fuori dall’avanzata nipponica sul lato occidentale della penisola malese), Cabanatuan (Luzon), Aitape e Wewak (Nuova Guinea).
    D’altronde è il normale andamento delle cose. Mi va già bene che il mio avversario se la stia prendendo abbastanza con calma.
     
  18. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Domenica, 28 dicembre 1941

    Finalmente un successo, anche se parziale, da parte dei miei sottomarini appostati nel braccio di mare compreso tra Formosa e Luzon. Il Porpoise colpisce con un siluro il caccia nipponico Hatsuharu, danneggiandolo gravemente. Un altro siluro colpisce la nave nemica, ma non esplode.
    Lo stesso Porpoise lancia nel pomeriggio un ulteriore siluro contro un piroscafo giapponese, che colpisce ma, ancora una volta, non esplode.

    Al largo della costa orientale dell’Australia viene danneggiato un sottomarino nemico, ad opera delle mie squadre ASW. Un altro viene danneggiato al largo di Sidney.
    Purtroppo i sub nemici, che sono molto attivi attorno all’isola continente, silurano una petroliera diretta a Pago-Pago, tra la Tasmania e Melbourne.
    Dopo questo disastro farò fare il giro a sud della Tasmania ad un piroscafo carico di rinforzi destinati a Port Moresby.

    Le buone notizie vengono però annullate dal siluro che colpisce l’incrociatore leggero olandese Tromp, ad ovest del Borneo. Il Tromp, facente parte della squadra ABDA guidata dalla Prince of Wales, era sulla via del rientro dopo l’ennesima missione a vuoto compiuta al largo di Kuching. Purtroppo la nave non ce la fa ed affonda.
    E’ il segnale che è meglio ritirare le mie preziose navi dall’area ed impiegarle altrove.

    La guerra sul mare la fa da padrone anche al largo di Oahu. Un’AKL che trasportava rifornimenti per Johnston I., viene affondata dall’I-170, a sua volta, però, danneggiato. Anche una petroliera viene però affondata, completando una giornatina sul mare piuttosto movimentata.

    A terra da segnalare la caduta di Rabaul e di Tavoy, in Birmania.
    Tre brigate di fanteria britanniche (53, 54 e 55.) sono giunte a bordo di un convoglio a Moulmein. Li prenderanno terra e cercheranno di rallentare l’avanzata nemica verso Rangoon.
     
  19. landeschutzen

    landeschutzen

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    Le brigate di fanteria britanniche arrivate a Moulmein immagino siano le stesse inizialmente destinate a Singapore... nessun attacco aereo mentre il convoglio risaliva la costa malese?
     
  20. GeorgePatton

    GeorgePatton

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    Nessun attacco durante la navigazione. Solo uno durante le operazioni di sbarco, ancora in corso. Un trasporto è andato a fondo ma ho perso solamente un paio di dozzine di soldati.
     

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