Almeno quattro mezzi blindati delle forze di sicurezza georgiane sono stati schierati nella zona dell'"operazione antiterrorismo" in corso da circa 16 ore a Tbilisi, dove ieri sera un gruppo armato si è barricato in un appartamento del quartiere Isani. Gli spetsnaz - riportano i media locali - hanno iniziato l'assalto all'edificio, precedentemente evacuato, e in una sparatoria è rimasto ferito un agente delle forze speciali, adesso ricoverato in ospedale in condizioni "critiche". Secondo le autorità, il gruppo armato sarebbe composto da cittadini stranieri membri di una non meglio precisata "organizzazione terroristica".
Stando a quanto mi hanno detto fonti locali, non so quanto attendibili, l'agente ferito è deceduto ieri sera. La nazionalità dei terroristi non è chiara, c'è chi dice siano Ceceni, chi Osseti. La pista dell'attentato terroristico islamico è la più seguita, per non dire l'unica. L'idea maggiormente condivisa è che avrebbero dovuto compiere un attentato in centro a Tbilisi oggi, durante la festa nazionale di San Giorgio.
Il filmato può sembrare impressionante, ma questo rientrava nelle procedure operative dell'epoca, oggi non saprei, ma spero che siano ancora in uso. La loro utilità consiste nell'ammorbidire la resistenza dei rivoltosi e risparmiare pericoli agli agenti. Ovviamente non venivano utilizzati quando l'avversario era un gruppo compatto come un corteo oppure non vi era spazio per disperderlo, in tali casi ieri come oggi bisognava ricorrere alla classica carica, tra l'altro all'epoca i carabinieri per delle assurde norme, a differenza della polizia, erano privi di un adeguato equipaggiamento da ordine pubblico e tutto quello che si poteva fare prima dello scontro fisico era il benvenuto. In luoghi aperti come le piazze o i viali a più corsie era una procedura utilizzabile. Da carabiniere l'ho visto diverse volte, al limite anche con semplici auto del radiomobile. Una volta addirittura su un campo di calcio, con un'auto che percorse più volte un otto a forte velocità per disperdere i tifosi. Personalmente non ho mai visto una sola persona travolta durante queste azioni e mi sembra che anche in questo filmato nessuno venga travolto.
Uhm, ma se i manifestanti non sono svelti a spostarsi e l'OM ne fa secchi una decina - magari con corollario di passante che nulla c'entrava con la manifestazione - poi l'equipaggio deve emigrare nello Swaziland?
Come dicevo non mi risulta che sia mai successo, ovviamente non pretendo di averne la certezza assoluta, ma non mi risulta. Sarà merito dell'addestramento ricevuto o della protezione della Virgo Fidelis non lo so. Mi viene in mente piuttosto un anziano travolto e ucciso dagli autonomi di Casarini, mi sembra a Padova, una decina di anni, fa durante una carica contro la polizia e a Firenze diverse persone travolte dai vu cumprà quando alla vista dei vigili urbani raccolgono la loro mercanzia e fuggono come una mandria di Usain Bolt (di cui spesso hanno anche la stazza fisica) incuranti di travolgere chiunque si trovi sul loro passaggio.
Meglio così, ma io volevo solo sapere se, a tuo giudizio e/o di chi è dentro la normativa, nel caso avvenisse un incidente ci sarebbero conseguenze penali.
Non ho capito se un carabiniere investe un teppista ci sono delle conseguenze se un teppista investe un carabiniere ... Il carabiniere doveva stare più attento?
Uhm... No, da dove arriva questo ragionamento? Se un teppista investe un carabiniere, mi sembra ovvio che ci siano delle conseguenze. Ma se un carabiniere investe un teppista, cosa succede?
In casi del genere si apre un'inchiesta interna e di norma di pari passo un'inchiesta della magistratura civile, entrambe devono accertare che nello specifico episodio il conducente, ed eventualmente il capo equipaggio, abbia o non abbia rispettato le norme e le cautele attinenti alle circostanze, o se, viceversa, l'incidente debba attribuirsi in tutto o in parte alla condotta della persona investita. E un po' come nel caso del procedere a sirene spiegate, se si verifica un incidente si deve innanzi tutto stabilire se l'uso delle sirene fosse corretto e dopo di che verificare se il conduttore abbia comunque messo in opera le necessarie cautele compatibili con le circostanze di un pronto intervento e se la condotta della controparte abbia contribuito in tutto o in parte all'evento. In sostanza non è che perché hai le sirene accese puoi procedere come ti pare e allo stesso modo se guidi un veicolo in un'operazione di Ordine Pubblico non puoi puntare addosso alla gente con l'intenzione di travolgerli, lo scopo è quello di intimorirli allo scopo di disperderli senza causare danni. Se dall'inchiesta dovesse risultare che l'evento (il ferimento/morte di uno o più manifestanti) fosse causato dalla condotta del conducente lo stesso ne risponderebbe a titolo colposo o volontario, fatte salve tutte le considerazioni sulle circostanze di luogo e di tempo. Quindi se al termine del'indagine risulta che si è agito secondo le regole, anche nel caso di ferimento o morte di una persona investita subentra la scriminante del aver agito nell'adempimento del proprio dovere, in caso contrario scattano le normali conseguenze giuridiche, con la possibilità di eventuali aggravanti dovute al fatto che si è pubblico ufficiale.
Tempo fa, durante i, servizio civile in croce rossa, uno dei volontari prese sotto un passante con L ambulanza a sirene spiegate. Dall’inchiesta risultò che non c’era la necessità di correre e di utilizzare la segnalazione di emergenza. Noi del comitato conoscevamo l’autista per il suo vizio di guidare in maniera troppo spericolata, anche in codice verde, quindi non ci sorprese l’inchiesta ed il conseguente risultato. Il genio ha dovuto sborsare svariate centinaia di migliaia di euro come risarcimento. Questo in Croce Rossa. Per le FdO credo che le cose stiano un po’ diversamente. Mi fido di quello che scrivi @Mappo, sicuro conosci meglio tu le normative, ma se ripenso ai vari Cucchi e Aldrovandi non mi pare che la giustizia abbia fatto il suo corso. E nemmeno a Genova. L’Italia è stata multata per i maltrattamenti che le FdO hanno compiuti in quei giorni. Ma di condanne ne escono ben poche, considerata l’omertà dei bassi ranghi e gli scaricabarile dei piani alti. A mio parere eh, magari poi si tacciono i casi di condanna per non creare un effetto emulazione che, logicamente, renderebbe ancora più complesso il ruolo di forza dell’ordine. Ma l’impressione generale è che con una divisa vieni giudicato diversamente.
Che spesso, soprattutto in passato ci sia stato un rapporto privilegiato fra fdo e magistratura e che questo abbia portato ad insabbiamenti lo do per scontato. Nel mio periodo da carabiniere ho assistito ad un episodio del genere, un automobilista pestato da due colleghi senza motivo e di fronta a svariati testimoni, fu fatto rapporto alla pretura (all'epoca c'era ancora), ma il pretore mise tutto a tacere. In un altro caso ho assistito personalmente al pestaggio di un fermato in camera di sicurezza, l'unica cosa che potei fare fu quella di buttare giù dal letto il superiore dei miei colleghi coinvolti e dirgli che se non smettevano, la mattina dopo avrei fatto rapporto.Il loro maresciallo li chiamò e la cosa finì. Non sono un eroe, quella notte ero io il piantone ed ero personalmente responsabile dei fermati e l'idea che quel tizio, che la mattina dopo doveva essere portato in procura per essere interrogato, si presentasse pesto e sanguinante mi terrorizzava. Presi alcool e cotone e mi detti da fare per ripulirlo un po' e poi passai il resto della notte su una sedia davanti alla porta della sua cella. Su fatti come quello di Cucchi e Aldovrandi non mi sento di esprimere giudizi perché se ne sono sentite e viste di tutti i colori e attendo un verdetto definitivo. Qui a Firenze siamo giunti alla sentenza di primo grado per la morte di Riccardo Magherini nel 2014 con condanne da 7 a 8 mesi per omicidio colposo nei riguardi di tre carabinieri, mentre è ancora nel vivo il primo grado per un bruttissimo episodio di stupro, accaduto un paio di mesi fa, ai danni di due studentesse americane ad opera di due carabinieri. Quindi mi sembra che almeno in questi ultimi casi la giustizia stia procedendo abbastanza celermente nel suo corso. C'è però da dire che tutti i casi citati, compreso quello della Diaz non hanno nulla a che fare con la questione su cui verteva la nostra discussione, cioè l'uso di automezzi nel contrasto di episodi violenti nell'ambito di manifestazioni di massa.
una la mente, l'altro il braccio, a volte si coordinano male ma son comunque parte dello stesso corpo. Semplicemente la guerra non possono e non devono farsela. Però la domanda era interessante, come si giudica un omicidio nel caso uno finisca investito? (o gonfiato un po' troppo, che quello zelante non manca mai, cambia poco) Se io mi lancio con la macchina sotto un viale mi danno tentata strage, ma proprio come antipasto.
C'è in sostanza una presunzione di non dolo, il carabiniere può sbagliare e sarà omicidio colpevole o preterintenzionale, ma non doloso, quindi volontario.
Un esclusione a priori dell'omicidio volontario non può esistere neppure per un membro delle FdO. La volontarietà si configura anche nell'accettazione della possibilità che l'evento si realizzi e in questo sta la differenza con la colpa dove invece si configura la negligenza o l'imperizia come causa dell'evento. Se c'è uno sbaglio manca la volontarietà e quindi è omicidio (o lesioni) colposo, ma questo vale per un militare come per un civile. Neppure la preterintenzione scagiona il militare che ne risponde al pari del civile. La scriminante specifica per un militare è l'aver commesso il fatto nell'adempimento del proprio dovere, ma in questo caso ovviamente mancano sia l'elemento del dolo che quello della colpa.
Concordo, quello che tu dici è corretto e rispecchia la legge attuale. Ma io cercavo di descrivere la situazione in cui opera appunto la scriminante. Se prendiamo i due carabinieri stupratori, è limpido che non ci potrà essere. Se prendiamo il carabiniere pilota spericolato che investe Tizio , li molto probabilmente opererà la scriminante. Ora come funziona questa scriminante e dimmi se sbaglio dal tuo punto di vista: Se il Carabiniere agisce secondo le regole , non è reato, ok . Ma se il Carabiniere agisce oltre le regole o non le rispetta , avremmo o il dolo o la colpa. Ma poichè il comportamento è stato messo in atto con l'intento (o presunto tale) di adempiere al proprio dovere, si tende ad escludere il dolo da situazioni in cui a un normale cittadino invece verrebbe riconosciuto. (Per questo parlavo di presunzione.) In sostanza se io inseguo uno in auto e lo tiro sotto è omicidio doloso, se lo fa un carabiniere è colposo. Se io picchio uno a morte è doloso o preterintenzionale , per un carabiniere è probabilmente colposo.