Problemino di algebra. A Berlino Pierino paga un affitto pari a quello di Arcore (stalliere incluso). Allo stesso prezzo Pierino potrebbe affittare un discreto locale nel suo Belpaese per avviare un'attività in proprio. Quanto si illude da 1 a 10 Pierino che un futuro nello Stivale sia possibile?
tra indipendentisti ci si intende, c'è chi vuole l'indipendenza del veneto dall'italia e chi vuol l'italia indipendente dal veneto
Ok sta cosa del Veneto ci sta sfuggendo di mano ... Direi se vi va bene di disintossicaci da prendere in giro @bacca col Veneto ... Prendiamolo in giro per altre cose ... Tornando al topic ... Torna torna in Italia la crisi è finita lo dicono tutti i politici (che non l'hanno mai subita) ... Se fossi Pierino tornerei col mio zainetto di esperienza e cercherei di fare del mio meglio in patria senza strafare e chiedendo aiuto a ogni persona saggia che incontri (escluso i sardi hanno una saggezza troppo astratta. E i sordi che non ti ascoltano affatto )
In Italia paghi più o meno le stesse tasse che in germania (come impresa), ciò che ti uccide in italia è la burocrazia
Naaa, mi ci vedo di più con una bella coop sociale a sfondo umanitario, che non lo sai che "ora coi clandestini ce tiri su più che con la droga" Minchiate a parte, 60 mq a berlino mi costano circa 1000 al mese, bollette comprese. Al paesello hanno messo in vendita un locale da movida, 150 coperti a 600 euro al mese. Il fatto è scegliere se vale la pena di continuare a sgobbare mezza giornata per altri così da potermi poi guardare il trono di spade senza pensieri sul divano, o se piuttosto vale la pena di gettarsi a capofitto in un'attività mia senza aver manco più il tempo di vivere ma levandomi quella sensazione di star girando in tondo sul posto.
No era per fare un esempio, mai andrei a impelagarmi in un macello simile. 50 sono il massimo gestibile da quello che ho imparato finora, superata quella soglia si offre per forza di cose un servizio più superficiale. Cosa che puoi permetterti dove hai almeno un paio di milioni di potenziali clienti, non certo dalle nostre parti dove fidelizzare è la norma.
Parlandone con un amico che ha aperto una pizzeria qua da un paio di anni è saltato fuori quello, non ha ancora ricevuto un controllo, paga le sue tasse e finita lì. La semplicità e la funzionalità sono disarmanti se confrontate con l'Italia. Da qualunque punto la guardi l'idea di tornare giù è puro masochismo. Ma non voglio invecchiare qua, mi manca vedere il Monviso ogni volta che mi giro.
Dentro di te sai che vuoi tornare e ti capisco benissimo, anche se io più che altro non voglio partire. Vuoi un consiglio? E che diavolo ne so! Sono in balia degli eventi anche io per una faccenda molto simile
Se passato l'entusiasmo iniziale hai nostalgia, significa che dove sei ora nn ti piace poi davvero tanto. Quindi inutile restarvici. Se tu non avessi nostalgia potresti invece aprire una pizzeria in Germania. Se non Berlino, qualche altra città meno costosa della Germania Est ma ben popolata come Dresda o Lipsia. Cercando di offrire qualcosa di diverso ed originale...perché onestamente in Germania le pizzerie le trovi anche nel più sperduto paesino delle alpi bavaresi o della foresta nera. Il tuo paesino, quanti abitanti fa ? Quante pizzerie ci sono ? Ti sei già informato su che clan comanda e se basterà pagare il pizzo ad un solo clan ? Ahh sei del nord ? La lombardia è in mano ai calabresi ma forse effettivamente solo per il ramo edilizia. Emilia romagna calabresi e pezzi di mafia siciliana. Piemonte non so.
Se ti manca l'esperienza all'estero posso solo consigliartela. @Darksky Piemonte, nel Saluzzese. Calabresi anche qua. Ma dopo essere passato per la ristorazione in Germania, direi che l'ingerenza dalle mie parti è più blanda. Qua a Berlino se ne vedono di mini cattedrali nel deserto, posti da 200 coperti che girano su una media di 50 pure in alta stagione. Più che nostalgia si tratta di fare due conti, sia in tasca che a livello personale. 2 anni fa ero bloccato in un loop di lavori in nero, ora non è che sia migliorato di molto vista la pratica ristorativa di avere una busta paga dichiarata che è la metà di quella effettiva, ma sono entrato in un mondo totalmente nuovo e sopravvivere all'impatto iniziale mi ha liberato della paura del cambiamento. Appunto se ripenso a quando sono partito l'aspirazione massima poteva essere un lavoro da dipendente. Ora penso a mettermi in proprio. Forse sto correndo troppo, forse sono già in ritardo, quest'anno ne faccio 25. Tolto lo splendido panorama, tornare vuol dire interfacciarmi con le vecchie conoscenze che annaspano per inerzia e con l'impressione che sia tutto cristallizzato in Italia. Anche i prezzi degli affitti, per carità. Ma ho un po' paura di esserne contagiato, mentre lo starmene così distante da casa contando solo sulle mie forze è il miglior calcio nel culo che possa ricevere la mattina appena alzato.
Mettersi in proprio in italia vuol dire vivere da schiavo, soldi non ne fai (forse evadendo sopravvivi) , men che meno se assumi personale (i dipendenti diventano i tuoi padroni)... E cmq vivi di merda, non hai aiuti di nessun tipo dallo stato , perchè tu hai reddito ecc.... Io farei un bel 6 mesi qui stagione estiva e 6 mesi estero invernale, + disoccupazione di 6 mesi mentre sei via dall'italia e altri 6 mesi di quella tedesca o francese... Resta dipendente, fai il cash , ruba allo stato ladro più che puoi, e solo quando hai il grano ti apri qualcosa di tuo, ma in un posto figo, lontano dai rompi coglioni e imo anche dall'italia.
Pensa che con la busta paga che ho potrei chiedere il sussidio ma la sola idea di mettermi in fila tra turchi e tossici mi fa passare la voglia. Sono in tanti a farlo, camerieri con buste paga da 500 euro che prendono 3-400 di sussidio, ma che alla fine del mese non si sa come tirano su 2500.
