hai ragione, ma visto la bellezza del gioco e la sua longevità e complessità, penso che lo acquisterò.
in effetti è probabile, comunque per le mazzate via e-mail sono mooolto d'accordo, così impariamo insieme
I planeside li trovi qui, con questi c'è il problema che non si vedono i Betty I e II, appena posso vedo se riesco a inserirli :contratto: Questa è la mappa con gli esagoni. Comunque se vai su questo sito c'è il mondo
Il problema dei planesides credo che sarà presto risolto. Sto' parlando con TheELF (autore di parecchia bellissima grafica per gli aerei). Dovrebbe sustemarmi la palette a breve. Vi tengo informati. Ma non vedi neanche i Betty I? Io li vedo. Il problema ce l'ho solo con il 2.
Perfetto Intanto ho modificato quello di TheELF aggiungendo l'originale dove mancava, ecco qui la nuova versione. Che mi ricordi si...comunque stasera controllo meglio dopo che ho messo il file modificato
Ottimo ..... Ho però una domandina :humm: Il file originale è un bitmap da 2Mb Quello che trovo al link è un png da 800k. Sicuro che se lo converto va bene?
P.S. La palette dei planesides non è di TheELF. Anche se ovviamente li sa modificare. Lui ha fatto i planetops e sta' collaborando con Matrix per un nuovo gioco.
Nella fretta a lavoro non mi sono accorto che imageshack ha cambiato il formato del file... Non credo che convertendolo migliori l'immagine, ammesso che si possa fare :humm: Ti mando una mail che faccio prima Appena ho tempo vedo se trovo un'immagine migliore Sbagliato io, erano solo i Betty II Ah ok, quale gioco?
Aggiornato i Betty II con un'immagine migliore, chi è interessato a questo J_PlaneSide mi contatti :contratto:
Due parole su Millot. Premesso che il libro non è recente ma ha una quarantina d'anni sul groppone (con limiti annessi e connessi), non ci ho visto questa grande faziosità. L'autore spesso e volentieri cerca di sondare la "psicologia" dei popoli impegnati nel conflitto (negli anni 60-70 la psicologia andava molto di moda), con risultati più o meno convincenti. La frase in questione, estrapolata dal contesto, è facilmente criticabile. Sicuramente però la società usa del primo dopoguerra è decisamente più pacifista della società giapponese nello stesso periodo, dove fu inculcato (distorcendo il suo messaggio) il bushido a larghe fasce della popolazione. Gli usa sono una democrazia sostanzialmente non interventista, il giappone è una società militarista pronta ad espandersi incontrollatamente. Concordo sulla tesi di fondo dell'autore che sia sostanzialmente impossibile comprendere a fondo certi accadimenti della guerra del Pacifico (la marcia della morte di bataan, i kamikaze, i massacri in cina) senza comprendere appieno la psicolgia del popolo giapponese, che - volenti o nolenti - è ben distante dalla nostra... Saluti
quoto invernomuto, il libro di millot è un buon testo, distante dalle posizioni degli uni o degli altri, effettivamente in qualche passaggio può sembrare leggermente orientato mai molto (in fin dei conti è francese). interessante il richiamo alla psicologia e all'età del libro, effettivamente potrebbe starci appieno come quadro di riferimento teorico. magari dopo millot, prova a leggere un qualche libro sulla storia del giappone ed effettivamente potrai capire come la società giapponese e i relativi valori siano diversi da quelli della società occidentale
Ok, grazie a Invernomuto e Mcgerm per le spiegazioni Ho letto il capitolo sulla marcia di Bataan in cui ha cercato di spiegare le motivazioni dei giapponesi per quel massacro... P.S. Ho anche corretto il planeside degli alleati inserendo l'Avenger II nella giusta posizione.
Quoto anche io appieno. Come testo alternativo, anche se non è facile reperirlo, cito "Storia della Guerra del Pacifico" di Marcel Giuglaris, un canadese trapiantato in Giappone e che ha avuto accesso a numerosi scritti giapponesi in lingiua originale e che, ovviamente, la sa molto più lunga di noi sul popolo del Sol Levante. E' ormai fuori stampa da parecchio ma magari con un po' di ricerca lo trovi sul web o su qualche bancarella di qualche mercatino. E' scritto decisamente dal punto di vista nipponico e questo non guasta, poiché si possono comprendere certe decisioni e certi comportamenti che sono spesso incomprensibili alla società occidentale (a tal proposito consiglio caldamente il libro "Samurai" di Saburo Sakai). Unica pecca, a mio avviso, lo scarso approfondimento strategico e tattico delle operazioni militari, ma per questo ci sono altri libri.
Per quanto riguarda il punto di vista nipponico, consiglio caldamente la biografia di Yamamoto "The reluctant admiral". Me lo ha consigliato un paio di anni fa un altro giocatore (un veterano della guerra di Korea, adesso ingegnere NASA) con cui giocavo in PBEM. Lo si trova su Amazon. Ha un'ottica moderna e si legge facile.
Grazie per i testi :contratto: La lettura/studio procede bene e fra poco dovrei iniziare col tutorial, poi mi rileggo il tutto, faccio uno scenario e vi tempesto di domande