Caronte, grazie, me li guardo con curiosità. Starugo, ma che mi dici mai della nebbia, che sono stato ieri pomeriggio a Milano e c'era un sole che manco Rio...
eh vabbeh, ma pavia val bene la nebbia (e le zanze), è una gran bella cittadina. comunque, rimango della mia idea, anche perchè ho pensato a questo, circa la visibilità. Prendiamo la partita che faccio col prode americanaccio enrico. Non so quale sia la visibilità, ma anche fosse poniamo 50 esagoni (2500m) col cavolo che posso piazzare una 88 e sparare da due chilometri, perchè tutta la mappa è fatta di rilievi, boschi, case, strade rialzate, ferrovie, colline, ecc. quindi chiedo agli esperti, in sostanza: tolto nel deserto (dove comunque le colline ci sono e tolgono visibilità) non è forse vero che si debba teorizzare almeno di due tipi di visibilità, quella teorica e quella effettiva? quella teorica è il valore massimo indicato nello scenario, ma quella effettiva dipende da come è fatto lo scenario. di fatti, tolti casi limiti non reali (deserto piatto) i due valori non coincidono, di norma. il che consente di fatto di poter giocare con livelli un pò più alti di visibilità senza danneggiare troppo (almeno credo) la giocabilità con bordate da distanze siderali. o no?
E' ovvio che con rilievi,boschi avvallamenti etc etc non avrai mai una visuale reale pari a quella teorica,il fatto e' che basta uno spicchio visibile di qualche esagono a grande distanza per rivelare manovre e forze avversarie da molto lontano.Il mio concetto e':giocassimo su una mappa di 500x500 una visibilita' di 50 sarebbe proporzionata,ma su mappe mediamente di 100x100 la trovo esagerata.Lasciamo stare casi agli estremi quali il deserto o la fitta giungla,in una planimetria media il lavoro di ricognizione perde QUASI tutto il suo significato.Nella prima partita in PBEM con Enrico,dove la visibilita' era settata (colpa mia) a 67(arghhh) dopo due turni avevo gia' individuato un plotone di Sherman fermo ai margini di un boschetto nella zona sud-ovest,in pratica dall'altra parte della mappa.Lo trovo poco stimolante.Non e' il problema di farsi cannoneggiare a lunghissima distanza,tanto con poche eccezioni,sono colpi inutili.Per l'ennesima volta,non discuto il sostanziale realismo di visibilita in termini assoluti,ma relativamente all'ampiezza dell'area su cui si svolge lo scontro. Sempre e comunque,questione di gusti e opinioni personali.
Fatto: ho creato un semplice scenario per provare a vedere cosa succede. Situazione: mappa 100x100, deserto piatto. Un pezzo tedesco da 8,8cm Flak 18 in (5,20), una pattuglia esploratori russi in (95,20), visibilità 60 esagoni. Gli esploratori avanzano alla massima velocità posibile (3 esagoni/turno) Per far prima ho lasciato i tedeschi alla IA. Risultato: l'esploratore vede l'88 a 6 esagoni, l'88 nota gli esploratori a 3 esagoni (aprendo il fuoco). Devo dire che mi ha un po' sorpreso il risultato, credevo che gli esploratori avrebbero notato un pezzo così ingombrante da almeno 1000 m. Se vuoi ti mando i file così puoi provare da te. Bisognerebbe riprovare con altre unità: sono sicuro che vedrebbe un carro o un'autocarro a distanze ben maggiori (così come un 88 che spara).
Grazie,ci tenevo ad una conferma esterna a quanto avevo sperimentato e cioe': Giocando con Lirio ,nel deserto,con visibilita' 14,i miei scout avevano scorto un '88 fermo e silente esattamente a 6 esagoni. Incuriosito, ho fatto anche io una prova simile alla tua,con visibilita' 60, e con mia sorpresa,il risultato e' stato lo stesso,6 esagoni. Ero convinto che all'aumentare e al diminuire della visibilita' anche le percentuali di avvistamento aumentassero/diminuissero,invece rimangono invariate. Sicuramente un tank od un autocarro,tanto piu' se in movimento,vengono avvistati infinitamente prima. Per l'88 io ipotizzo che, se nascosto ,puo' sparare un colpo per turno senza essere avvistato fino a 20 esagoni,forse qualcosa meno. Questo a patto che ci sia un'unita' appiedata ad osservarlo.I tank dovrebbero arrivare a circa 15 esagoni.Sempre e solo ipotesi. Bisognerebbe anche qui fare una prova. :humm: