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What-If – L’Italia non entra in guerra il 10 giugno 1940

Discussione in 'Età Contemporanea' iniziata da Silvan, 10 Gennaio 2012.

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Chiusa ad ulteriori risposte.
  1. andy

    andy

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    Perché?
    Che senso aveva impegnare grossi quantitativi di forze terrestri e aeree per annientare un avversario filo-nazista?
    Cioè ok che Hitler come stratega faceva pena ma avrebbe capito che disperdere centinaia di migliaia di soldati contro un paese amico seppur neutrale(come la spagna di Franco) sarebbe stato controproducente.
     
  2. Silvan

    Silvan

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    Trovo questa ipotesi di invasione Tedesca dell'Italia nel 40-41 assolutamente ridicola!
    Non c'è lo con te, Padre_Mariano, che sicuramente hai riportato un'ipotesi letta da qualche parte. Questa voce è stata diffusa da vincitori e vinti per mascherare i veri motivi delle loro azioni e scaricare le loro responsabilità.
    La Germania Nazista non avrebbe mai invaso l'Italia Fascista, cosi come nulla è stato fatto contro la Spagna di Franco. E' questo per una marea di motivi.
    Politici.
    La Germania attaccatto un paese amico avrebbe destabilizzato tutto il suo sistema di alleanze. Inoltre non ci si fa un nemico solo perchè non si schiera apertamente a nostro fianco, meglio lasciarlo neutrale.
    Economici.
    Invadere l'Italia, un paese montuoso molto popolato, al di la delle Alpi, un paese con un numeroso esercito e retto da un regime dittatoriale (capace quindi di reazioni veloci e incisive) a parte tutte le incognite del caso avrebbe, richiesto un impegno assolutamente sproporzionato ai benefici.
    In Italia non ci sono materie prime, ne carbone ne petrolio.
    Militare.
    Oltrepassare le Alpi ed invadere la pianura padana, fittamente popolata e attraversata in lungo e in largo da canali e fiumi, avrebbe negato ai tedeschi il vantaggio della guerra di movimento e con la Luftwaffe al di la dei monti, anche il vantaggio aereo.
    Io credo che il RE avesse capacità maggiori di quelle che si sono viste e non la vedo una cosa facile per i Tedeschi.

    Un altro mito da sfatare è la pazzia di Hitler. In senso clinico la pazzia si manifesta quando un individuo si comporta senza un nesso di causa-effetto.
    Hitler aveva diverse fissazioni ma non era pazzo, l'idea che fosse pazzo scarica molte responsabilità di vinti e vincitori. Ma questa è un'altra storia.
    Nel 40 i problemi della Germania erano il petrolio, la Russia, l'Inghilterra in ordine di importanza.
     
  3. GyJeX

    GyJeX

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    Ma veramente invadere la Spagna non era poi così campato per aria... E questo solo perchè Franco stava mezzo dentro e mezzo fuori.
     
  4. Silvan

    Silvan

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    Grazie è una bella domanda che mi da modo di chiarire meglio il what-if e spiegare alcuni retroscena che non ho esplicitato essenzialmente per motivi di tempo.

    Premessa.
    Le performance deludenti del RE in talune situazioni sono da imputare a carenze dei comandanti e solo secondariamente a problemi legati all’armamento.
    Quando le truppe Italiane vennero dirette in modo opportuno mostrarono tutto il loro valore e in alcuni casi scrissero pagine di puro eroismo.

    Dopo l’invasione della Polonia Italo Balbo studio l’operazione Tedesca nei dettagli. Italo Balbo è rimasto famoso per il suo contributo all’arma aerea ma era un uomo molto capace ed eclettico.
    Quando prese il comando della Libia adotto molte iniziative che rivelarono il suo vero valore.
    Tra molte cose cerco anche di capire come si sarebbe combattuta la futura guerra. Balbo era perfettamente consapevole dell’inferiorità Italiana in fatto di mezzi e soprattutto carri armati nei confronti degli inglesi.
    Tuttavia dallo studio della campagna di Polonia non gli sfuggirono le vicende 4ª Panzer Division di fronte a Varsavia. Questo gli diede fiducia nella capacità della fanteria, quanto è determinata allo scopo, nel fermare i carri armati (El Alamain e la Folgore ne sono la prova). Ma soprattutto è la battaglia di Arras che fa cambiare visione delle cose. Gli Italiani oltre agli 88 importati costruivano il 90/53 un eccellente cannone micidiale quasi quanto l’88 contro i carri. Nella mia ipotesi Balbo accelera molto la costruzione di questi cannoni. Ma la battaglia di Arras insegna anche un’altra cosa (che scopriranno in seguito anche i sovietici): un 150mm con carica tradizionale da 600-800m fa molto male anche al più pesante dei carri. Sono sicuro che Italo Balbo avrebbe incoraggiato anche quest’uso in situazioni disperate.
    Nel mio what-if ipotizzo che la prima offensiva corazzata inglese ha ragione dello schieramento italiano e riesce nell’intento di aggirarlo, tuttavia il costo per gli inglesi è molto alto, per i motivi sopra elencati, e per questo non proveranno più ad utilizzare i carri in questo modo. Del resto in AS non c’è Rommel che fu il vero artista ed ispiratore dell’uso dei carri armati nel deserto, senza di lui secondo me anche agli Inglesi di fronte alla resistenza Italiana, si sarebbero limitati ad uso tradizionale dei carri.

    Nel mio what-if la contropartità Tedesca all’ARMIR è l’invio della Luftwaffe nel Mediterraneo. I Tedeschi sono operativi un mese dopo l’inizio della guerra quindi dopo la fallita operazione aerea degli Italiani contro Malta. Operazione che fallisce proprio per i motivi da te ricordati. Con l’arrivo dei Tedeschi la musica cambia e Malta viene sostanzialmente neutralizzata rendendo superfluo l’invasione via mare, ma soprattutto quando la situazione nel nord africa evolve i Tedeschi decidono (15/08/1941) di rafforzare ulteriormente la loro presenza e di spostare numerosi gruppi in Libia. In questo modo considero sostanzialmente bilanciata la situazione aerea con lieve vantaggio per l’asse nelle fasi successive.

    Qui sono stato io poco chiaro. I tuoi dubbi sono più che leciti. Mi spiego meglio.
    Le forze Italiane che partecipano all’offensiva sono 12 divisioni ma quelle che effettivamente costituiscono le due colonne che portano l’attacco iniziale sono solo 6.
    Il 07/06/1940 sono 6 le divisioni Italiane aggirate dagli Inglesi di fronte a Marsa Matruh, mentre le altre 6 di riserva sono a Sidi El Barrani dove hanno preso posizione solo il 31/05.
    Se noti le tempistiche delle avanzate e degli attacchi tengo sempre conto delle difficoltà logistiche incontrate dagli Italiani e considero sostanzialmente le tabelle di marcia di un esercito appiedato.
    Un’ipotesi secondo me conservativa, se penso ad esempio alle performance delle forze italiane nell’AOI sotto la guida del Duca Amodeo nel primo periodo della guerra.

    Le artiglierie Italiane non erano eccellenti a causa dei noti problemi tecnologici dell’industria italiana. I cannoni Italiani avevano corta gittata si usuravano facilmente e i proiettili avevano una dispersione anomala.
    Tuttavia credo che questi aspetti siano stati sopravvalutati. Se usi l’artiglieria come supporto di precisione a 20km di distanza ok, gli italiani non potevano competere con le artiglierie Tedesche o Americane, ma se usi l’artiglieria per supportare un assalto facendo fuoco di saturazione a una distanza di 5-8km allora credo che una granata da 150mm italiana sarebbe stata letale come quelle Tedesche o Americane.
    Anche qui credo di aver sottostimato le capacità Italiane perché nella situazione ipotizzata nel what-if forse gli Inglesi si facevano molto più male di quanto ho ipotizzato, diciamo che ho voluto controbilanciare il tutto considerando l’esperienza del nemico.

    Ciao!
     
  5. GyJeX

    GyJeX

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    149mm e a 20km non ci arrivavano (ne coi vecchi ne con i nuovi), e si trattava di obici trainati, con bassa velocità d'uscita, impossibile mirare con precisione a distanza (con bassa velocità il proietto tende a cadere), impossibile sparare più colpi a meno di non essere dentro un bunker, impossibile sparare con celerità, l'utilizzo di un obice come anticarro è una roba da suicidio, un'ultima disperata risorsa, non un sistema pensato con uno scopo.
     
  6. Silvan

    Silvan

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    Gli Inglesi non hanno mai sovradimensionato le loro forze in un teatro d’operazioni, se non quando era necessario.
    Ammiro la flemma e la freddezza anglosassone perché anche se in diverse situazioni questo atteggiamento li ha messi in difficoltà,
    alla lunga ha sempre pagato.
    Nel ’41 è vero le truppe inglesi in tutto il teatro (e non solo in Egitto) erano superiori di quelle considerate nel what-if.
    Ma nel ’41 in AS c’è la guerra da un anno, nel mio what-if no. Già l’invio di una divisione in più lo considero un atto molto prudenziale rispetto
    alla consuetudine Inglese.
    Tra l’altro non va sottovalutata la criticità della situazione Inglese che nel giro di pochi mesi in un teatro vasto e sostanzialmente sguarnito hanno dovuto affrontare:
    l’attacco italiano in Egitto, l’attacco Italiano in Kenya in Somaliland e in Sudan, la crisi Irachena, la guerra in Siria e l’invasione in Iran.
    Storicamente hanno fatto fronte a tutte queste situazioni ruotando molto le truppe e rafforzandosi gradualmente, in questo caso (nonstante la mancanza dell’impegno in Grecia e Creta),
    credo che la perdita dell’Egitto e del Sudan sia il male minore per loro.
     
  7. Silvan

    Silvan

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    Ciao Invernomuto.
    La data programmata per Barbarossa era il 15 maggio (parlo di quella programmata e approvata dall’OKW), le piogge di cui parli avrebbero avuto comunque un impatto limitato perché la prima parte dell’offensiva si
    è svolta principalmente nella ex-polonia, nei paesi Baltici e in Biellorussia, territori con una rete stradale e condizioni generali migliori delle regioni più a est. L’attacco all’ucraina comunque parte e parti dopo.
    Le piogge in Russia ci sono anche in estate e un conto sono le piogge estive quando i terreni si asciugano più rapidamente e un conto quelle di fine autunno.
    Aggiungo anche che le difficoltà iniziali si sarebbero superate facilmente quando ancora i mezzi sono intatti e le basi vicine, se pensi poi alle avanzate fatte dai Tedeschi dal 08 ottobre al 13 novembre mi pare di poter concludere che l’ipotesi di un attacco che parte il 15 maggio sia plausibile e realistica.
     
  8. Silvan

    Silvan

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    In effetti, anche se da te non mi aspettavo questa domanda, non ho chiarito bene nel what-if qual è il vantaggio.
    Oltre ad avere 37 giorni di tempo in più prima del gelo che secondo me è il vero fattore decisivo, il mancato impiego nei Balcani e in AS
    consente di schierare sul fronte Russo 10 divisioni in più. Due dal mancato intervento in Africa, sette tra Jugoslavia, Grecia, Creta e una come risultato
    delle perdite subite in queste campagne. Poi ci sono i rifornimenti risparmiati.
    In ogni caso in maniera prudenziale non ho alterato la tabella di marcia tenuta dai tedeschi rispettando quindi i tempi storici delle loro avanzate, tranne uno o due giorni di vantaggio in alcuni
    Obiettivi conseguiti nel Sud. Questo non solo per prudenza ma perché penso che avere più mezzi non ti consente comunque di andare più veloce di come sono andati, semmai il vantaggio vero è difensivo quando scattano i contrattacchi Russi.
     
  9. Silvan

    Silvan

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    Non ho detto che era campato in aria ma che nulla è stato fatto. Le parole avranno pure un significato.
    Il fatto che nulla è stato fatto quando invece c'erano motivi seri per farlo rafforza il mio ragionamento.
    :)
     
  10. Silvan

    Silvan

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    A me risulta che il semovente da 149mm avesse 24km di gittata.
    http://it.wikipedia.org/wiki/Ansaldo_149/40_Mod._1935

    Comunque si tratta di una mossa disperata che se hai già in mente di mettere in atto può consentirti di aumentare le perdite del nemico prima di fuggire.
    Ad Arras e in Russia è successo molte volte.
     
  11. GyJeX

    GyJeX

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    avevo capito ti riferissi agli obici
     
  12. Padre_Mariano

    Padre_Mariano Guest

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    [​IMG]
    Non è assurda se pensi che alcuni territori al nord Italia facevano parte in passato dell'Austria,e quindi dopo l'annessione al Reich Tedesco!
    Chiaramente tu trovi assurda questa cosa pensando però che l'Italia pur non entrando in guerra sarebbe rimasta fedele a Hitler,ma in ciò non è del tutto detto che, se l'Italia non entra in guerra con la Germania gli rimane fedele!a tale proposito ti invito a leggere questo link e rivedere la tua opinione a riguardo
    http://sottoosservazione.wordpress....lterra-chiese-al-duce-armi-da-guerra-inediti/

    Allora ricapitolando,l'Italia non entra in guerra con la Germania ma al fianco dell'Inghilterra oppure rifornisce di armi e rifornimenti quest'ultima in gran segreto,la Germania lo scopre e in più c'è il territorio al nord da riannettere al Reich e BOOM eccoti la possibilità, non ridicola.

    saluti
     
  13. Silvan

    Silvan

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    Conosco i fatti descritti nell’articolo che hai proposto. A tal proposito riporto nuovamente due capoversi della ucronia, che forse ti sono sfuggiti:

    “L’Italia invece tenne nei confronti dell’alleato una politica altalenante. Si era orgogliosi del potente alleato ma anche preoccupati che questa forza potesse sminuire il ruolo politico e militare dell’Italia. Insomma l’Italia proclamava la sua alleanza con la Germania e le sue ambizioni nel mediterraneo contro gli interessi Inglesi, ma nei fatti si guardava bene dal favorire direttamente i Tedeschi e scontentare apertamente gli Inglesi.”

    E poi

    “A fine settembre i tedeschi chiedono assistenza per i loro sommergibili attraverso la fornitura di basi d’appoggio e rifornimento, Roma rifiuta suscitando le proteste di Berlino, nel mentre si esportava materiale bellico di ogni tipo anche verso la Francia e l’Inghilterra. Quest’attività commerciale continuo fino a tutto il maggio 1940 cioè anche dopo che la decisione di entrare in guerra era già stata presa con la pretesa giustificazione per motivi finanziari ed economici.”

    Bene fatta questa precisazione ti dico che ho letto l’articolo di Roberto Festorazzi, che come autore già conosco.
    Io credo che Festorazzi fraintende le manovre di Riccardi e si spinge un po’ troppo avanti nelle sue ipotesi tralasciando altri fatti che invece contrastano apertamente con la sua tesi.
    A mio avviso un’azione, a posteriori, va giudicata in primo luogo dagli effetti che ebbe. E le manovre di Riccardi erano appunto manovre commerciali volte a rendere meno pesante la situazione economica italiana
    in vista dell’imminente guerra. Tutt’altro quindi che una manovra trasversale all’interno del regime fascista per spostare l’asse delle alleanza da Berlino a Londra.
    Gli affari Italiani erano noti e mal tollerati dai Tedeschi che comunque sapevano che il vento soffiava da tutt’altra parte, gli Inglesi infatti non andarono mai oltre i traffici economici e politicamente mantennero il loro atteggiamento di ostile neutralità.
    Tra l’altro l’alleanza con l’Inghilterra, sei hai letto bene la premessa sul quadro geopolitico del mediterraneo prima della guerra, non avrebbe potuto portare nessun vantaggio agli Italiani che invece volevano scalzare l’influenza politica Inglese dal mediterraneo. L’alleanza con i Tedeschi invece ha un senso per contrastare il nemico comune pur se con finalità diverse.

    Sempre dal what-if:

    “Il 31/03/1940 cioè tredici giorni dopo l’incontro con Hitler, Mussolini invia un documento al Re comunicandogli la decisione dell’intervento in guerra. Il documento del 31 marzo sancisce due principi: 1) impossibilità per l’Italia a sostenere una guerra lunga 2) intervento italiano determinante per la conclusione del conflitto. Nel documento Mussolini parla di guerra parallela a quella Tedesca e descrive gli scopi del conflitto con lo slogan: libertà sui mari, finestra sull’oceano.”

    Aggiungo che sempre in quel documento Mussolini parla di “guerre parallele”.
    Come si possono ignorare le finalità e il progetto politico-militare italiano e pensare che le manovre commerciali di Riccardi invece contraddicono tutto?

    I territori del nord italia che fecero parte dell’Impero austriaco, tranne qualche minoranza e qualche provincia, combatterono contro gli austriaci ed a favore degli italiani per quasi un secolo.
    Il Risorgimento è stato questo, e la Lega ancora non c’era. Come si può pensare che veneti e lombardi avrebbero applaudito all’arrivo dei Tedeschi….

    PS: Festorazzi con il suo modo di ragionare fra 50 anni ci racconterebbe che gli USA in realtà erano amici dell'Iraq perchè gli vendevano armi e facevano affari d'oro con loro!! Capito la metafora?
     
  14. Padre_Mariano

    Padre_Mariano Guest

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    Infatti,però nella possibilità che l'Italia non fosse entrata in guerra come tu stesso dici,prova a pensare che dopo la disfatta Tedesca dell'operazione Leone marino e il continuo invio da parte nostra di materiale bellico al nemico dei Tedeschi avrebbe potuto creare non poche tensioni fra noi e loro,poi mettici anche le fissazioni di Hitler e la paura da parte sua di una possibile alleanza(oppure un lascia_passare militare) futura dopo il capovolgimento della guerra.
     
  15. huirttps

    huirttps

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    bhè si , ma per quanto eroico vuoi essere una carica di carri armati non la fermi se non hai armi adeguate [Folgore ad El Alamein] Anche perchè come mi disse il mio Maestro di Krav Maga , gli eroi stanno tutti in cielo :approved: Anche gli artiglieri della Colonna D'Avanzo spararono con i loro 77/28 contro le blindo e contro i MkVI finchè non furono tutti morti ai pezzi. E non colpirono nessun mezzo nemico perchè non erano addestrati al tiro contro bersagli in movimento e perchè il cannone stesso non permetteva chissà quali manovre dato il peso e l'affusto rigido. Comunque , non avevamo nessun colpo AP per quel pezzo.

    Per ricollegarmi a quanto scritto prima , esiste una "prova" del tiro di artiglieria contro i carri inglesi
    http://warandgame.com/2011/04/20/buq-buq-1940/

    riporto dal link
    Italian artillery positioned on a ridge massacred a whole lot of British light tanks getting stuck in a quagmire

    ma poi
    to surrender to one cruiser tank that almost miraculously made it through the guns’ line.

    Quella è stata una situazione particolare in cui dei carri leggeri impantanati , rimasti sotto il tiro dei 75/27 e 100/17 della div. Catanzaro furono massacrati.
    bogged345.jpg
    Però appunto quando i carri medi aggirarono la posizione e piombarono in mezzo alle batterie , gli artiglieri si arresero tutti.
    dssdsdesde.jpg
    I carri armati si fermano con altri carri o gli ATG , sperare nei pezzi d'artiglieria pesante è, come giustamente dice GyJex , una mossa disperata soprattutto per i tempi di ricarica.
    Un 149mm sparava colpi da quasi 50kg , iniziare il tiro a 600-800 m significa avere un colpo a disposizione , poi piovono proiettili dalle mitragliatrici dei carri e molti pezzi italiani non avevano nemmeno lo scudo per i serventi!

    ok , con un massiccio aiuto aereo tedesco si può fare

    Ma aspetta.. queste 6 divisioni del primo scaglione sarebbero 2 motorizzate [Trento e Trieste?] 2 corazzate [Littorio e Ariete?] e 2 fanteria appiedata?
    Le prime 4 erano parte della 6^ armata che non si doveva muovere dal confine jugoslavo , ma se zio Benito dà retta a Balbo le spedisce in Libia.
    Però le div. di fanti a marciare 40km al giorno nel deserto per mesi non ce le vedo proprio! Anche perchè come potrebbero tenere il passo di quelle motorizzate? E se si producesse uno scollamento , le truppe motorizzate sarebbero esposte.

    Considera che la Cirene in ripiegamento da Halfaya a Bardia , portandosi l'artiglieria a forza d'uomo , arrivò stremata [e ci credo!]. E parliamo di "appena" una ventina di km. Figurati a farne di più per periodi prolungati!


    su questo concordo appieno

    ciao![​IMG]
     
  16. Amadeus

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    Un rapido commento per sottolineare come aver capito le lezioni della campagna di Francia del '40 potesse essere una condizione necessaria, ma di sicuro non sufficiente, al RE per organizzare una difesa c/c decente. Nel 1941, proprio sulla scorta dell'analisi dei successi tedeschi in Francia (e anche a causa di informazioni infondate su una presunta produzione di nuovi carri tedeschi supercorazzati), l'Armata Rossa decide di creare delle brigate controcarri armate di pezzi di artiglieria in grado di perforare qualsiasi carro pesante i tedeschi avessero messo in campo: il cannone contraereo da 85mm 52-К ed i cannoni divisionali da 107mm M-60 e da 76mm F-22 (anche se, visto che gli M-60 erano rarissimi, in pratica erano sostituiti da altri F-22). Queste dieci brigate hanno dato una pessima prova durante Barbarossa. Quindi una presunta attenzione italiana al problema, in senso similare, non avrebbe necessariamente dato risultati eclatanti all'atto pratico.
     
  17. andy

    andy

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    Ma Unternehmen Felix presupponeva anche un'invasione dal Caucaso giù verso il Medio Oriente in supporto a Rommel, per quanto irritati da Franco dubito che Musso e Hitler avrebbero mai invaso Franco, pochi vantaggi e un contraccolpo politico enorme.
     
  18. Sicut leones

    Sicut leones

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    Ma se vedono, e sarebbe molto strano che non se ne rendessero conto , che la "non belligerante" Italia si stà attrezzando per un offensiva , non pensi che avrebbero ritenuto necessario mandare altre truppe per difendere i vitali interessi in medioriente?

    Truppe addestrate inutilizzate nella primavera 41 nell'impero inglese non mancavano avendo terminato le varie mobilitazioni iniziate a settembre 39 ed essendo evidente la non possibilità di uno sbarco tedesco in UK..
     
  19. Invernomuto

    Invernomuto -

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    Mie considerazioni, al volo.

    Pioggia e data di partenza: Halder era convinto che le operazioni non sarebbero potute partire perché non c'era sicurezza che il terreno fosse asciutto. Ci vuole una data certa stabilita in anticipo. Sicuramente a decidere di posticipare Barbarossa (1° aprile 1941) non fu soltanto la paura del fatto che il terreno non fosse asciutto, ma anche l'intervento nei Balcani delle forze tedesche.

    Il colpo di stato in Jugoslavia è da tenere comunque in conto anche in assenza di invasione italiana della Grecia. Hitler prima di partire all'assalto della Russia si doveva coprire da eventuali "sorprese" a sud. Per cui Jugoslavia e Grecia andavano rese fedeli all'Asse, se non con la forza, per via diplomatica.
    Quando la Jugoslavia entra nell'Asse, scoppia il colpo di Stato, per cui devi intervenire. Se intervieni posticipi la data di Barbarossa.

    Peraltro, il "diversivo" balcanico non fu solo a sfavore dei tedeschi. Si sa che la data di attacco prevista, il 15 maggio, era in mano allo spionaggio sovietico. Il fatto che i tedeschi posticiparono l'attacco al 22 giugno impegnandosi prima contro Grecia e Jugoslavia contribuì sicuramente all' "effetto sorpresa" di Barbarossa spingendo Stalin a "non fidarsi" delle ipotesi di attacco tedesco, rivelatesi infondate.

    Resto dell'idea che, anche con 10 divisioni in più e anche con qualche settimana in più di preparazione, sul fronte orientale il risultato sarebbe stato identico, ovviamente nel risultato finale. La Germania avrebbe perso la guerra, per il semplice motivo che si sarebbe, comunque, trovata a combattere contro le due nazioni con risorse umane e produttive molto superiori e che, in seguito, avrebbero dominato la scena mondiale (USA e URSS).

    L'URSS era ricca di materie prime, manodopera e aveva l'apparato industriale al sicuro ad est. Est che non correva rischi dopo il patto di non aggressione contro il Giappone. Storicamente, fu attaccata quando l'esercito tedesco era al suo apice, mentre l'Armata Rossa era nel suo periodo peggiore (Glantz stima che uno stesso attacco tedesco portato qualche anno prima o qualche anno dopo sarebbe finito molto peggio per i tedeschi).
    Nonostante questo, i tedeschi vennero spazzati via in 4 anni. 100.000 uomini in più avrebbero fatto la differenza? Io propendo per il no...

    Inoltre, non fu (solo) il gelo l'elemento che fece fallire l'offensiva tedesca.
    Barbarossa aveva obiettivi mal definiti (Facciamo crollare il regime sovietico? Distruggiamo l'armata rossa? Conquistiamo le città? Puntiamo alle risorse?) e c'era un evidente contrasto fra l'alto comando tedesco ed Hitler al riguardo.
    Inoltre, più aumentavano le vittorie tedesche, maggiore diventava il senso di infallibilità di Hitler e il suo fastidio nei confronti dei generali che la pensavano diversamente da lui.
    Per contro, dopo i disastri del '41-'42, Stalin iniziò più a "fidarsi" (per quanto potesse significare questa parola per il dittatore sovietico) dei propri generali.
    In altre parole, a mio avviso l'esercito tedesco nel 41 perse la battaglia decisiva: quella contro Hitler...

    Sulla logistica non vedo grossi cambiamenti: Barbarossa deve finire prima dell'inverno, cosa che non succede.
    I rimpiazzi non arrivano perché la manca la manodopera. I sovietici continuano invece a formare divisioni nonostante le enormi perdite del 41.

    Riguardo alla pazzia di Hitler, in effetti per "pazzia" non si intende l'accezione strettamente clinica. Ma è evidente che quando uno pretende di microgestire un esercito intero elaborando piani senza averne le competenze (forse non gli hanno spiegato che non è un wargame) e, anzi, escludendo sempre di più i generali capaci e circondandosi di yesmen, tutto finito non è...

    Saluti
     
  20. Silvan

    Silvan

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    @Invernomuto

    1) 1) Il 1 Aprile è una cosa, il 15 maggio un’altra. Di questo si parlava.
    2) 2) Sulla Jugoslavia credo, se ci sono dubbi ne parliamo, di essere stato abbastanza chiaro nel what-if. Il colpo di stato è conseguenza dell’intervento in Grecia, dato che si tratta di un what-if storico, metodologicamente mi pare corretto rimuovere gli effetti in assenza delle cause. Che poi gli stessi effetti potessero scaturire anche da cause differenti è anche questa un’ipotesi, ma che sta al di fuori di un what-if storico (vedere premessa).
    3) 3) Dove ho scritto che la Germania vince la guerra con 10 divisioni in più????
    4) 4) Hitler non aveva competenze? E chi lo dice??? Tutti si sono circondati di yesman, siccome Hitler ha perso la guerra è pazzo, mentre Stalin o Churchill erano dei grandi strateghi?? Non confondiamo le fissazioni di Hitler con altro….

    Saluti
     
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